Mercedes ha recentemente aperto a Kuppenheim, nel sud della Germania , la prima fabbrica europea di riciclo di batterie con un processo meccanico e idrometallurgico integrato. Si tratta di una frontiera importantissima, dato che sul riciclo e sulla sostenibilità si sta cercando di portare attenzione e, soprattutto, risorse. Con l’avanzata di nuovi prodotti, su tutti le auto elettriche, si sta investendo nel mondo in soluzioni che possano già presentare grande capacità di riciclo per le batterie.
L’operazione di riciclo, può risultare estremamente efficiente e all’insegna della sostenibilità per far fronte al gran numero di batterie da gestire alla fine della loro vita sui veicoli. Però, c’è un aspetto che al momento risulta ancora “doloroso” per le case, nello specifico per Mercedes. Quanto risulterà riciclato non sarà comunque sufficiente a coprire le necessità successive di produzione.
In definitiva, non sarà possibile produrre batterie per auto elettriche senza l’estrazione di terre rare. Jörg Burzer, membro del consiglio di amministrazione Mercedes per la produzione, la qualità e la gestione della catena di fornitura, ha dichiarato che il riciclo delle batterie “non raggiungerà mai il punto di completa autosufficienza”. Dichiarazione praticamente tombale.
“Penso che avremo sempre bisogno del 20, 30 o 40%. Anche se il riciclo sarà in pieno svolgimento nel 2040, avremo ancora bisogno di gran parte di nuovi materiali provenienti dall’attività mineraria”, afferma Burzer. Nonostante l’elevato tasso di recupero, sarà necessario sempre un grosso apporto di nuove materie prime.
Il valore percentuale di recupero dello stabilimento di Kuppenheim arriva al 96%, ben al di sopra del valore dell’80% che Mercedes afferma di raggiungere con metodi convenzionali come la fusione. Materie prime preziose e limitate come litio, nichel e cobalto vengono recuperate per l’uso in nuove batterie per i futuri veicoli Mercedes completamente elettrici. Ovviamente, serve anche (e soprattutto) che ci sia “una certa quantità di batterie sul mercato” prima che possano essere riciclate, come ha spiegato Burzer.
“Lo standard di qualità di Mercedes-Benz per le sue batterie è da otto a dieci anni, quindi ci sarà un certo ritardo”. Continua Burzer che, dunque, ci vorranno almeno “tre, quattro o cinque anni”, anche se al momento “è molto importante comprendere il processo e, soprattutto, comprenderne la scalabilità”. Lo stabilimento di Kuppenheim, al momento, riciclerà le batterie provenienti dalla ricerca e sviluppo Mercedes e dai prototipi di veicoli. Non è chiaro se arriveranno scarti da altri brand nello stabilimento.