Mercedes ha raggiunto un’intesa con il consiglio aziendale per introdurre un piano di esodi incentivati e ridurre gli aumenti salariali previsti. L’obiettivo non può essere che snellire le spese e consolidare la redditività in un contesto europeo in rapida trasformazione. In altre parole, adattarsi non affatto facile in tempi che urlano elettrificazione e un pubblico davvero imprevedibile.
Sebbene il colosso tedesco non abbia fornito cifre precise sui posti di lavoro coinvolti, ha assicurato che la manodopera della catena di montaggio resterà intatta e che non verranno effettuati licenziamenti obbligatori. Inoltre, i dipendenti Mercedes potranno contare su una garanzia occupazionale fino al 2034, un segnale forte di stabilità nel lungo termine.

Il piano prevede un’ottimizzazione graduale, che include il mancato reintegro delle posizioni lasciate vacanti da pensionamenti o dimissioni volontarie e l’esternalizzazione di alcuni settori come finanza, risorse umane e approvvigionamento.
Mercedes si è posta una sfida ambiziosa: ridurre del 10% i costi di produzione entro il 2027 e di un ulteriore 10% entro il 2030. Questa iniziativa si inserisce in un piano di razionalizzazione avviato già nel 2020, che punta a un taglio complessivo del 20% delle spese tra il 2019 e il 2025.
Durante la presentazione dei risultati finanziari, il CFO Harald Wilhelm ha ribadito l’importanza di una gestione più efficiente delle risorse, sottolineando la necessità di adattarsi a un mercato sempre più competitivo e soggetto a pressioni economiche.

L’industria automobilistica europea sta affrontando una fase critica, con diverse case produttrici e fornitori che hanno già annunciato tagli di personale su larga scala. In Germania, i sindacati si stanno mobilitando contro la chiusura di stabilimenti e le delocalizzazioni proposte da alcuni marchi. In questo contesto turbolento, Mercedes sta cercando di bilanciare la necessità di ridurre i costi con la volontà di mantenere un clima aziendale stabile.
Con questa riorganizzazione, intanto, Mercedes punta a rafforzare la propria competitività senza intaccare eccessivamente la propria forza lavoro. La sfida sarà riuscire a ripristinare la redditività mantenendo al contempo un’immagine aziendale solida e socialmente responsabile.