Mercedes non in un buon momento, lo abbiamo detto più volte. Il marchio tedesco, infatti, sta riducendo nuovamente la produzione per quanto riguarda due importanti veicoli della gamma. In particolare, si tratta della berlina di lusso Classe S e della relativa “applicazione” nella versione elettrica, la EQS. Come mai questa decisione clamorosa?
Un rapporto dell’azienda pubblicato di recente indica che in futuro ci sarà una diversa gestione dei turni di lavoro. Già nel 2023, l’azienda aveva eliminato il turno di notte nella “Factory 56” a Sindelfingen, vicino a Stoccarda. Secondo quanto afferma l’Handelsblatt, quotidiano tedesco di economia e finanza, Mercedes ha confermato che, a partire dal quarto trimestre del 2024, la produzione dei modelli convenzionali Classe E e Classe S avranno a disposizione da due turni a un turno unico di lavoro.
Dal 2021, l’EQS, la nuova Classe S, la sua versione allungata e la variante Maybach della Classe S vengono assemblate nello “stabilimento 56”. Questa fabbrica Mercedes è progettata per permettere la produzione di diversi modelli e tipi di motorizzazione sulla stessa linea di produzione. Così, ottimizzando si va anche a incidere sulla produzione che deve essere (per forza di cose vista la domanda) minore. Aria di tagli dunque?
Sempre secondo l’Handelsblatt, i tagli non influiranno sui 1.500 dipendenti principali dello stabilimento 56. Tuttavia, i lavoratori temporanei dello stabilimento potrebbero dover affrontare l’incertezza lavorativa. Recentemente, però, Mercedes ha aggiornato l’EQS, rendendola disponibile per l’ordine da aprile con un design rinnovato e dotazioni migliorate. Inoltre, anche la capacità della batteria di guida è stata ampliata, ma questo non ha portato benefici sul mercato. In un rapporto di qualche mese fa, i rapporti riferivano che Mercedes aveva sperato di vendere 50.000 unità all’anno della EQS, ma è molto probabile che non si raggiungerà nemmeno la metà di questo obiettivo, anche a causa delle basse vendite in Cina.