Mercedes ripensa la sua strategia per affrontare il calo dei profitti

Ippolito V
Mercedes prevede di ridurre la capacità produttiva degli stabilimenti tedeschi, passando da 1 milione a 900.000 veicoli entro il 2027.
mercedes, produzione

Dopo aver registrato una flessione del 30% nei profitti nel 2024, Mercedes ha deciso di riorganizzare le proprie operazioni per contrastare la crisi. La casa automobilistica tedesca ha annunciato una riduzione della capacità produttiva e una riallocazione della produzione in mercati più vantaggiosi dal punto di vista economico. Le proiezioni per il 2025 non sono incoraggianti: il margine di profitto del settore automotive dovrebbe scendere al 6%, ben distante dal 12,6% registrato nel 2023.

Mercedes prevede di ridurre la capacità produttiva degli stabilimenti tedeschi, passando da 1 milione a 900.000 veicoli entro il 2027. Considerando che non sono previste chiusure di impianti, la casa automobilistica attuerà una riduzione della forza lavoro attraverso un naturale turnover del personale.

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Nel tentativo di abbattere i costi, la produzione dei modelli compatti sarà parzialmente spostata in Ungheria, dove i costi di produzione sono inferiori del 70% rispetto alla Germania. Inoltre, Mercedes esternalizzerà alcune attività amministrative, tra cui finanza, risorse umane e supply chain. Parallelamente, il marchio intensificherà la produzione locale nei mercati strategici come Stati Uniti e Cina, portando la quota di veicoli costruiti in loco dal 60 al 70%.

Mercedes sta affrontando difficoltà nel segmento elettrico, con un calo delle vendite del 25% nel 2024. Questa contrazione ha costretto l’azienda a rivedere la propria strategia, puntando su un mix più equilibrato tra motori termici ed elettrici. Nei prossimi anni, Mercedes lancerà 19 nuovi modelli a combustione interna (benzina e diesel) e 17 modelli elettrici, con un focus sui veicoli premium, strategia volta a preservare i margini di profitto.

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La Casa tedesca prosegue con il suo approccio orientato alla redditività, privilegiando margini elevati rispetto al volume di vendita. Tuttavia, la debole domanda per i suoi modelli di lusso in Cina sta mettendo alla prova questa strategia. A complicare ulteriormente il quadro ci sono le crescenti tensioni commerciali. Se gli States dovessero imporre dazi del 25% sulle importazioni, il colpo per Mercedes sarebbe significativo, considerando che oltre il 63% dei veicoli venduti in quel mercato è attualmente importato dall’estero.

Per il 2025, in conclusione, Mercedes punta a riportare i propri margini al 10% entro il 2027, sfruttando aggiornamenti strategici nei suoi modelli di punta, come il restyling della Classe S previsto per il 2026.

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