Presto l’inglesina del BMW Group perderà una colonna portante della sua offerta. Compiuti nel 2023 i suoi 15 anni di vita, la Mini Clubman verrà ritirata dal commercio. E a tanti la decisione spezzerà il cuore, avendo rappresentato una parte importante dei successi del primo decennio degli anni Duemila. Il capitolo conclusivo verrà scritto dalla Final Edition, disponibile in poche centinaia di unità. Il canto del cigno di un modello capace di entrare nelle simpatie generali, già dal lancio, risalente al 2007. Fin dal nome richiamava l’omonima vettura fabbricata tra il 1969 e il 1980. Con la conferma di certi stilemi, i designer e i tecnici pensarono di attualizzarla all’epoca corrente. Un esperimento riuscito, al punto da portare alla seconda generazione, uscita nel 2015. I gusti del mercato, però, cambiano e la Mini Clubman ha perso lo smalto iniziali.
Mini: un modello esce dal mercato
Seppur dispiaciuta, lo ammette con totale franchezza Stefanie Wurst, il top manager del brand a Top Gear. Ormai il destino è stato scritto, niente e nessuno li potrà far cambiare idea. I dati di vendite lasciano a desiderare, perciò le parti preferiscono andare oltre, senza voltarsi indietro. E dire che Wurst guida attualmente proprio una Mini Clubman, che adora. Essere a capo di un’azienda significa, però, anche assumere delle scelte impopolari, contrarie all’opinione personale.
Il portafoglio prodotti non è completo di per sé, ma la grande berlina lascerà spazio al nuovo che avanza. Ci mancherà il design, lontano dai soliti cliché. Fin dal debutto sembrava un’auto bizzarra, anticonvenzionale come poche.
I dati di immatricolazione attuali, però, piangono. Dopo averne mostrato il concept, il produttore immetterà in commercio la versione di serie della Aceman. Un veicolo più piccolo, che non si prefigge di sostituire la proposta. Tuttavia, regna la convinzione di avere tra le mani dei signori esemplari, in grado di accogliere fino a cinque (o addirittura sei) persone. A raccogliere il testimone della Clubman sarà indirettamente la nuova Countryman, da poco svelata.
A livello mondiale, la Countryman totalizza il doppio delle targhe della sorella. E gli aggiornamenti apportati consentiranno di fare ulteriore breccia nel cuore dei conducenti. Senza lasciarsi frenare dalla nostalgia del passato, il marchio d’oltremanica ha preso una posizione definitiva. Alla luce del minore appeal, si chiude un capitolo comunque importante nella storia della compagnia. Nelle scorse settimane è stata presentata pure la Cooper, un’altra tessera importante del puzzle.