Più di un anno fa veniva presentato il concept. Adesso la Mitsubishi Colt 2024 invade i concessionari per rilanciare le sorti di un marchio apparso parecchio sofferente nel recente periodo. Il costruttore del Sol Levante aveva anche pensato di lasciare in maniera definitiva il Vecchio Continente. Quindi, è giunto il ripensamento, a quanto pare perché troppo importante. Rinunciare al vasto bacino di pubblico avrebbe, infatti, rischiato di infliggere ulteriori danni alle casse societarie, già uscite parecchio danneggiate dai recenti sviluppi di mercato. Ecco allora che un’operazione del genere comincia ad assumere una precisa spiegazione. Poi, però, non bisogna nemmeno volare troppo alto con la fantasia. Difatti, la Mitsubishi Colt 2024 ci mette pochissimo di suo.
A causa delle ristrettezze economiche, il produttore nipponico ha mutuato parecchie soluzioni dalla Renault Clio. L’Alliance (che coinvolge pure Nissan) le consente di tenere sotto controllo le uscite. E il marchio nipponico si è fatto pochi problemi nell’immetterla in commercio. Qualcuno avrà da ridire circa l’originalità. In effetti, tolti pochi dettagli, che solo chi conosce alla perfezione la gemella francese coglierà, è lo stesso veicolo. A partire da dicembre la Mitsubishi Colt 2024 sarà presente nei punti vendita, proposta in varie “salse,” tra cui a benzina e Full Hybrid. Ottenere un buon riscontro di vendite le consentirebbe di ridare slancio al brand, ma ne sarà in grado? Nessuno ha, ovviamente, delle risposte certe.
Ma i responsabili societari nutrono delle speranze, complice il prezzo low-cost. Le famiglie comuni, magari un po’ nostalgiche, potrebbero apprezzarla. Nel corso dei prossimi paragrafi andremo a conoscere in maniera approfondita le caratteristiche della Mitsubishi Colt 2024, a cominciare dagli esterni. Soprattutto oggi, il colpo d’occhio offerto ha un ruolo cruciale, data la fitta concorrenza. Ma l’ago della bilancia lo fanno principalmente pendere gli interni, intesi anche come tecnologie, che di seguito andremo ad analizzare in maniera approfondita. Infine, passeremo in rassegna le motorizzazioni, il listino e le concorrenti.
Mitsubishi Colt 2024: gli esterni
Correva il 2020 quando Mitsubishi annunciò la sua intenzione di abbandonare il mercato europeo. Era la fine di un’era, determinata dalla grave contrazione delle immatricolazioni. Lo stesso motivo che ha recentemente portato l’azienda a interrompere le operazioni in Cina, dove aveva stabilito una joint venture con GAC. Tuttavia, almeno in Europa, i dirigenti di alto livello hanno ripensato la decisione. Evitando di compiere un passo più lungo della gamba, il team incaricato della Mitsubishi Colt 2024 cerca di colpire nel segno. Rispetto al concept, che evidenziava chiare somiglianze con la Renault Clio, la versione finale permette di capire fino a che punto siano simili.
Nonostante ciò, numerosi dettagli, tra cui i gruppi ottici full LED, sia orizzontali che verticali, richiamano il modello francese. Ma se guardiamo la situazione da un’altra prospettiva, quali differenze presenta la nuova Colt? Apporta modifiche all’anteriore, nella zona della griglia, con dettagli cromati ai lati che danno l’impressione di sottolineare la presenza del logo. Inoltre, ospita luci diurne (DRL) che richiamano il caratteristico design frontale Dynamic Shield. Il lato posteriore, invece, è praticamente identico o quasi.
In merito alle cromature, la Mitsubishi Colt 2024 ne offre cinque: Arctic White, Onyx Black, Royal Blue, Sunrise Red, Volcanic Grey. Le tonalità utilizzate esprimono uno stile sportivo ed elegante. In contrasto, la linea di cintura, gli specchietti retrovisori esterni, lo spoiler e le slitte (anteriori e posteriori) sono in nero lucido o opaco. In base alla versione scelta tra le quattro disponibili, sono disponibili cerchi in acciaio da 15 pollici o in lega da 16 pollici, mentre il kit da 17 pollici è incluso tra gli optional.
Gli interni
L’abitacolo cambia a seconda della versione. Nell’allestimento entry-level “Inform”, la “Intense” include il riscaldamento dei sedili anteriori e del volante. Salendo di livello, troviamo “Invite”, che è dotato di uno schermo di infotainment da 9,3 pollici posizionato in senso verticale (a differenza del display da 7 pollici in orizzontale presente nella versione “Intense”). Questo impianto è compatibile sia con Apple CarPlay sia con Android Auto. La divisione informatica si è impegnata per garantire un utilizzo ottimale dei comandi, accessibile anche a chi non è particolarmente esperto in tecnologia. Per impartire comandi al sistema elettronico di bordo, sono disponibili due opzioni: touchscreen o comandi vocali. Per quanto riguarda il quadro strumenti digitale, la “Intense” dispone di uno schermo da 7 pollici, mentre la “Invite” è dotata di uno schermo da 10 pollici. Nella zona inferiore, sono presenti una piastra per la ricarica wireless dello smartphone, prese USB e i comandi del sistema di climatizzazione.
Infine, il modello di punta è la “Instyle”, che include un sistema audio Bose con nove altoparlanti e la tecnologia FAS. Il nuovo subwoofer “Fresh Air Subwoofer” rende superfluo l’uso di un subwoofer aggiuntivo per migliorare le basse frequenze all’interno dell’abitacolo, grazie a un’innovazione nel vano bagagli destro, per la quale l’azienda possiede il brevetto.
I sistemi di assistenza alla guida, noti con l’acronimo ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), sono di livello 2 e comprendono:
- Adaptive Cruise Control con Stop & Go;
- Around View Monitor;
- Automatic High Beam;
- Blind Spot Warning;
- Easy Park Assist;
- Forward Collision Mitigation system;
- Lane Departure Warning;
- Lane Keeping Assist;
- Rear Cross Traffic Alert;
- Traffic Sign Recognition.
Per quanto riguarda la capacità del bagagliaio, varia da un minimo di 391 litri a un massimo di 1.069 litri, abbassando i sedili posteriori.
Motori e prezzi
Concludiamo con le opzioni di motorizzazione, limitate a tre, sempre in nome dell’efficienza. Il motore base è un tre cilindri aspirato da 1.0 litri, in grado di erogare una potenza di 67 CV e una coppia massima di 95 Nm, abbinato a una trasmissione manuale a cinque rapporti. In posizione intermedia troviamo un tre cilindri turbo da 1.0 litri da 91 CV e 160 Nm, accoppiato a un cambio manuale a sei marce.
Il top di gamma è un powertrain full hybrid, composto da un motore a quattro cilindri aspirato da 1.6 litri e due moduli elettrici, con una potenza combinata di 140 CV e 148 Nm, abbinato a un cambio automatico. I consumi dichiarati sono rispettivamente di 5,2-5,4 litri ogni 100 km, 5,1-5,5 litri ogni 100 km e 4,2-4,5 litri ogni 100 km. Le emissioni di anidride carbonica dichiarate sono di 118-121 grammi per chilometro, 116-124 grammi per chilometro e 94-102 grammi per chilometro.
Per quanto riguarda i prezzi, con l’allestimento “Inform”, la 1.0 MPI è disponibile a 17.900 euro. In linea con la politica abituale di Mitsubishi Motors, l’auto è coperta da una garanzia di cinque anni o 100 mila km, alla quale si aggiunge una garanzia di otto anni o 160 mila km sulla batteria di trazione. Le auto di serie lasceranno le concessionarie a partire da dicembre.