La Tesla Model S Plaid è stata fin qui abituata molto bene, forse troppo. Protagonista di alcuni video spericolati (da non ripetere a casa!), la vettura americana ha avuto poca concorrenza da fronteggiare. Una manna dal cielo per Elon Musk e soci, soddisfatti di avere tra le mani un modello non solo prestazionale, ma dotato anche di uno stile al passo coi tempi. Bene, fra poco in commercio approderà un bolide in grado, almeno sulla carta, di darle parecchio filo da torcere, presentato nelle scorse ore. Il suo nome? Mullen Five RS. Se non ne avete mai sentito parlare, state tranquilli.
Mullen Five RS: testa a testa con la Tesla Model S
Mullen Automotive è il nome dell’azienda americana occupatasi del progetto, che promette fin da subito delle straordinarie meraviglie al pubblico. Vista la spiccata propensione a innovare, era prevedibile che il teatro dell’anteprima sarebbe stato il CES di Las Vegas. Nella prestigiosa kermesse, operatori di vari rami industriali tentano di catalizzare le attenzioni generali, attraverso soluzioni tecnologiche all’avanguardia o, meglio ancora, capaci di anticipare i tempi.
Ebbene, è quanto fa Mullen, secondo cui le performance della Five RS raggiungono delle vette di performance mai raggiunte nell’elettrico. Spinta da due moduli elettrici, sprigiona una potenza superiore ai 1.000 CV, tradotti in uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi. In merito alla velocità massima, i 320 km/h toccati ne confermano la cattiveria, quella buona, fonte di emozioni intense.
Al di là di questo, un battery pack da 100 kWh assicura un’autonomia di circa 485 km, abbastanza per concedersi anche delle entusiasmanti gite fuori porta. A corredo del pacchetto meccanico, il cambio a due velocità e i freni Brembo in carboceramica offrono un’esperienza difficilmente eguagliabile.
Le dichiarazioni di intenti arrivano già dall’aspetto esteriore, conforme allo spirito corsaiolo. Alle linee aggressive fanno da contraltare dei dettagli eleganti, così da distinguersi dalle proposte oggi in commercio. Un tocco di raffinatezza contraddistingue altresì l’abitacolo, dove trova spazio un touchscreen da 17 pollici, dominante il cruscotto, il canale d’accesso alle varie funzionalità integrate. Il prezzo di oltre 270 mila euro rischia di limitarne la diffusione, o forse no. In fondo, esemplari del genere si rivolgono alla crème-de-la-crème del ceto sociale, disposta a spendere una fortuna pur di mettere le mani su opere d’arte su ruote.