Tra il 2021 e il 2022, il prezzo medio delle auto nuove ha registrato un incremento significativo nei principali cinque mercati europei, con aumenti compresi tra il 6,3% e il 12,5%. Nel 2023, questa tendenza ha subito un’ulteriore accelerazione, con rialzi variabili tra il 6,7% e il 16,8%, come evidenziato da Jato Dynamics. L’azienda, specializzata nell’analisi del mercato automobilistico, ha fornito una panoramica dettagliata sull’andamento dei listini. Non mancano le buone notizie.
Nel più grande mercato automobilistico europeo, quello tedesco, uno dei riferimenti per lo studio, il prezzo medio delle auto a combustione interna (ICE) è cresciuto del 26% nel 2024 rispetto al 2019, mentre quello delle auto elettriche è aumentato solo del 5%. L’Italia, invece, rappresenta un’eccezione in questo scenario: qui le auto termiche hanno registrato un aumento del 18,4%, mentre le elettriche hanno visto un’impennata del 32%.
Secondo Repubblica, diversi fattori hanno contribuito a questa impennata dei prezzi. Oltre all’inflazione e alle normative sempre più stringenti, già da anni responsabili di rincari, il periodo dal 2020 in poi è stato segnato da eventi straordinari.
La pandemia ha portato a una carenza globale di semiconduttori, rallentando la produzione di veicoli, prolungando i tempi di attesa e riducendo gli sconti, con conseguenti prezzi più elevati per i consumatori. Inoltre, le tensioni geopolitiche hanno determinato un aumento dei costi energetici e di trasporto, aggravando ulteriormente la situazione.
A tutto questo si aggiunge il fatto che le auto di oggi sono molto più avanzate dal punto di vista tecnologico rispetto a quelle del 2019. Ma cosa ci riserva il futuro? Il 2025 potrebbe segnare una svolta. I prezzi delle auto, secondo Jato Dynamics, potrebbero stabilizzarsi o addirittura diminuire. La stabilizzazione dell’inflazione e dei tassi d’interesse, unita alla crescente concorrenza dei produttori cinesi, costringerà le case automobilistiche a rivedere i prezzi al ribasso per rimanere competitive.