Se c’è una cosa che non si può rimproverare a Elon Musk, indipendentemente da come la si pensi sul CEO di Tesla e SpaceX, è il senso dello spettacolo. Tale da spingerlo a preconizzare traguardi che alla stragrande maggioranza dei comuni mortali sembrano inutili smargiassate. Basta in effetti ricordare l’evento “We, Robot”, in cui ha presentato il suo Robovan, nonostante la pratica impossibilità di vederlo circolare sulle strade a causa dell’assenza di normative sui veicoli senza volante, per capirlo.
A confermare questo lato del suo carattere, ora però l’uomo più ricco del mondo sembra deciso ad un ulteriore rilancio. Proponendosi non di conquistare il pianeta Terra, ma un altro mondo, quello di Marte. Il pianeta rosso, infatti, vedrà iniziare la sua colonizzazione da parte dell’uomo nel 2026, quando sarà effettuato il primo viaggio diretto verso di esso. Nel corso del quale saranno trasportati anche diversi veicoli elettrici Tesla e robot umanoidi Optimus. Sperando naturalmente di non innescare quella guerra dei mondi spesso preconizzata al cinema.
Nel 2026 anche Tesla sbarcherà su Marte: parola di Elon Musk
Nel 2026 inizierà la colonizzazione di Marte. A condurla sarà naturalmente Elon Musk, che per dare inizio all’evento spedirà sul pianeta rosso il primo veicolo spaziale prodotto da SpaceX. Un veicolo che non vedrà al suo interno un equipaggio umano, ma robot umanoidi Optimus, un altro frutto del suo fervido ingegno e, soprattutto, alcuni modelli di Tesla.
È stato lo stesso miliardario di origini sudafricane, fresco di nomina nella squadra di governo di Donald Trump, ove ricoprirà il ruolo di responsabile per l’efficienza federale, a condividere le informazioni in proposito sul suo profilo personale di X, l’ex Twitter da lui acquistato al modico prezzo di 44 miliardi di dollari.
Una tabella di marcia che comprende missioni spaziali tese a testare la fattibilità degli sbarchi sul pianeta in ottica futura. Come ricordato, non partirà quindi nessun essere umano, anche se il carico del veicolo spaziale si prospetta non meno interessante. A comporlo non solo i robot umanoidi Optimus, da lui presentati mesi fa, ma anche un numero imprecisato di Cybertrucks, il SUV avveniristico che sembra in effetti concepito specificamente per un territorio accidentato come quello di Marte.
La dichiarazione di Musk arriva dopo il sesto volo di prova della Starship
Le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Tesla, arrivano dopo il sesto volo di prova della Starship, la rivoluzionaria nave che è stata espressamente progettata per l’esplorazione spaziale, conferendole un design riutilizzabile.
SpaceX, però, sembra assolutamente intenzionata ad andare oltre: non vuole soltanto riutilizzarlo, ma riuscire a farlo immediatamente. Il razzo, in pratica, una volta condotta a termine la sua missione, dovrebbe atterrare sulla Terra, fare rifornimento della quantità di carburante necessaria e decollare di nuovo, senza ulteriori interventi. Per riuscire a raggiungere tale obiettivo, però, i tecnici dell’azienda spaziale di Musk devono progettare uno scudo termico completamente e immediatamente riutilizzabile. Questo il suo commento al proposito, sempre affidato a X: “Questa è la prova del nove”.
Occorre sottolineare che il Cybertruck, da solo, pesa poco più di 3mila chili, anche se probabilmente quelli che si intende inviare su Marte saranno privi di batteria. La Starship, però, è in grado di trasportare un carico sino a 150 tonnellate. Si tratta cioè della macchina più potente mai creata dall’umanità. È quindi in grado non soltanto di portare un carico di questa portata, ma anche di farlo arrivare in condizioni corrette.
Un piano eccessivamente ottimistico?
Nel caso in cui tutte le missioni senza equipaggio riuscissero ad atterrare sul pianeta rosso senza problemi e non aumentassero il numero di crateri esistenti, entro quattro anni i veicoli spaziali potrebbero poi essere dotati di un equipaggio composto anche da esseri umani.
Sia i veicoli che i robot saranno poi chiamati a svolgere un ruolo chiave nella preparazione delle missioni con equipaggio, raccogliendo informazioni preziose e svolgendo compiti preliminari su Marte. Il robot umanoide, a sua volta, è in grado di svolgere compiti simili a quelli umani, anche se resta da capire se potrebbe essere programmato per esplorare la superficie marziana alla guida di un Cybertruck.
Com’è ormai noto, le scadenze di Musk sono spesso ambiziose, oltre che eccessivamente ottimistiche. Molti dei piani da lui messi in campo hanno subito ritardi significativi. Ad eccezione della nuova Tesla Roadster che doveva essere lanciata nello spazio, però, sono tutti arrivati al traguardo. Si può quindi dire che la conquista di Marte si approssima e vedrà anche Tesla sbarcare sul pianeta.