Il SUV L60, primo modello di Onvo, il marchio low-cost lanciato dalla società di auto elettriche di lusso NIO, partirà da un prezzo di 149.900 yuan cinesi (poco più di 19mila euro) con l’acquisto di servizi di batteria. Le consegne avranno inizio il prossimo 28 settembre e saranno seguite con molto interesse dagli analisti. Il motivo di tale attenzione è da individuare nella missione che si prefigge il primo modello di Onvo: indebolire la posizione di Tesla sul mercato cinese. Un indebolimento che potrebbe risultare estremamente pericoloso per il marchio californiano, in un momento in cui la Model Y crolla letteralmente sul mercato europeo, scivolando fuori dalle prime 20 posizioni in termini di vendite.
Onvo, NIO intende usarlo in funzione anti Tesla
Com’è noto, Tesla ha puntato molto negli anni passati su una politica commerciale molto aggressiva. È proprio il caso di ricordare il vecchio detto “chi la fa, l’aspetti”, quindi, alla luce delle intenzioni espresse da NIO, ovvero utilizzare il proprio marchio a basso prezzo Onvo per attaccare le posizioni dell’azienda di Elon Musk.
Il nuovo SUV L60, primo modello lanciato dalla casa, farà infatti leva su uno sconto estremamente consistente per sottrarre preziose quote di mercato a Tesla. La vettura elettrica cinese partirà da un prezzo di 149.900 yuan cinesi (equivalenti a poco più di 19mila euro) riservato a chi acquisterà servizi di batteria tramite un abbonamento mensile, a partire da 599 yuan. In pratica, spendendo poco più di 910 euro all’anno per l’affitto della batteria, gli interessati potranno godere di un prezzo di favore per l’acquisto della vettura di Onvo.
Mentre l’acquisto di un’auto completa di batteria partirà da 206.900 yuan (26.307 euro). L’inizio delle consegne è previsto per il 28 settembre e il piano congegnato da NIO è stato salutato positivamente dal mercato. Nei momenti successivi all’annuncio, infatti, le azioni del marchio cinese sono salite brevemente di oltre il 3,5% nelle contrattazioni statunitensi.
A giustificare questa crescita è il fatto che il nuovo prezzo della L60 è persino inferiore a quanto annunciato in precedenza dall’azienda. Al momento del lancio di Onvo, nel passato mese di maggio, l’azienda aveva infatti affermato che la L60 avrebbe iniziato a essere venduta a 219.900 yuan (poco meno di 28mila euro). Quindi a 30mila yuan in meno rispetto alla Model Y di Tesla.
Onvo potrebbe sbarcare in Europa già nel 2025
In contemporanea con l’annuncio del lancio del primo modello di Onvo, in un’intervista esclusiva rilasciata alla CNBC, William Li, il CEO di Nio, ha dichiarato che spera di lanciare il marchio low-cost in Europa già il prossimo anno. Non è però stato in grado di fornire una tempistica specifica.
Ha poi aggiunto che il marchio a basso prezzo sarebbe decisivo per aiutare l’azienda a raggiungere in maniera migliore un mercato globale sempre più complicato. Reso tale dai dazi che Unione Europea, Stati Uniti e Canada hanno eretto per cercare di contrastare la temuta invasione delle elettriche di Pechino. Le nuove tariffe stanno provocando forti tensioni, in particolare con l’UE, tanto da spingere il governo del Dragone a consigliare le proprie aziende a non investire in Europa.
Alla domanda relativa alla possibile cannibalizzazione da parte di Onvo delle vendite a marchio NIO, William Li ha poi risposto ricordando il fatto che i due marchi si rivolgono a segmenti di mercato molto differenti. Aggiungendo inoltre come le consegne di NIO siano migliorate proprio dopo l’annuncio dei suoi piani relativi a Onvo.
Le elettriche cinesi vanno all’assalto di Tesla
Nel corso degli ultimi anni, l’industria automobilistica elettrica cinese è diventata sempre più competitiva. Oltre a NIO, un nutrito drappello di aziende ha iniziato a guardare con interesse alle fasce di mercato presidiate da Tesla. Con l’evidente intento di sottrarre preziose quote alla casa fondata da Elon Musk.
Geely, sostenuto da Zeekr, è ad esempio pronta a lanciare in Cina il suo primo SUV elettrico di medie dimensioni , lo Zeekr 7X, il 20 settembre, il cui prezzo partirà da 239.900 yuan (30.506 euro). Mentre XPeng, alla fine di agosto, ha dal canto suo annunciato l’inizio delle vendite della coupè elettrica M03, in Cina, da parte del suo marchio di massa, Mona. La versione base parte da 119.800 yuan (15.233 euro), con un’autonomia di guida di 515 chilometri e alcune funzionalità di assistenza al parcheggio.
Una versione della Mona M03 dotata delle funzionalità di assistenza alla guida più avanzate, denominata “Max”, e un’autonomia di guida pari a 580 chilometri, sarà inoltre commercializzata a 155.800 yuan (poco più di 19.800 euro). A titolo di raffronto, basterà ricordare come il veicolo più economico del listino Tesla, la Model 3, viene venduto ad un prezzo di 231.900 yuan (29.485 euro) lungo il territorio cinese. Un prezzo stabilito dopo il taglio dei prezzi operato dall’azienda californiana nel passato mese di aprile.
Anche NIO deve fare i conti coi dazi UE
Le aziende cinesi di auto elettriche hanno dato vita ad una graduale espansione all’estero, spesso iniziando dall’Europa. Ora, però, l’Unione Europea sta per emanare dazi aggiuntivi alla tariffa base del 10% già esistente su quelle elettriche. Il redde rationem è atteso per novembre, con l’indagine che ha già provveduto a dare i primi responsi.
Per quanto concerne NIO, l’azienda ha scelto di collaborare con la Commissione Europea. Non è stata quindi sottoposta a campionamento, con le proprie auto sottoposte ad una tariffa del 20,8%. L’annuncio è relativo al passato mese di luglio, mentre le auto prodotte da Geely avranno un dazio aggiuntivo del 19,9% e quelle BYD del 17,4%.
Nel corso del prossimo trimestre, l’ultimo del 2024, l’azienda dovrebbe avviare le consegne all’interno degli Emirati Arabi. Almeno questo è quanto annunciato da William Li agli investitori, nel corso della conference call organizzata per comunicare i risultati finanziari il passato 5 settembre.
A tradurre alcune parti del suo discorso è stata FactSet, che ha posto l’accento soprattutto su queste parole: “A causa delle tariffe vigenti in Europa, vendere o esportare automobili dalla Cina all’Europa diventa più costoso. Quindi ci concentreremo sui cinque mercati europei esistenti su cui abbiamo già iniziato. Sappiamo anche che per stabilire NIO come marchio premium nel mercato europeo ci vorrà anche più tempo, e siamo molto pazienti in questo senso”.
Per poi aggiungere: “Ma nel frattempo, non significa che abbiamo interrotto le nostre attività lì. All’inizio di quest’anno, abbiamo appena aperto la nostra sede NIO ad Amsterdam e stiamo ancora installando e distribuendo le nostre stazioni di scambio di energia in Europa”.
Le previsioni di NIO sulla L60
Per quanto riguarda la Onvo L60, la casa orientale si attende il conseguimento delle 10mila consegne mensili a dicembre, per poi raddoppiare nel corso del 2025. Oltre ad attendersi un margine del 15% sui veicoli delle nuove auto a marchio Onvo.Il marchio punta ad aprire più di 200 negozi in Cina entro la fine dell’anno, avendone già aperti oltre la metà all’inizio di settembre.
Sempre nel corso della conference call sui risultati finanziari, Li ha aggiunto che Onvo e Firefly, un marchio con prezzi ancora più bassi le cui consegne inizieranno l’anno prossimo, avranno la funzione di lanciare veicoli per il mercato internazionale. Una missione che dovrà però scontrarsi con la possibile guerra commerciale con UE e Nord America.