Nismo prende atto della crisi delle auto elettriche, continuando la produzione dei modelli a benzina

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A confermarlo l’intento del marchio sportivo di Nissan è stato Pierre Loing, in un’intervista a Top Gear
Nissan GTR Nismo

La crisi ormai evidente del mercato delle auto elettriche sta comportando non pochi ripensamenti tra i costruttori del settore. L’ultimo a decidere la prosecuzione della produzione di modelli a benzina è Nismo, il marchio sportivo di Nissan, che continuerà a progettare e produrre auto sportive ad alte prestazioni provviste di motore termico. A darne conferma è stato Pierre Loing, il responsabile per il prodotto globale della casa, nel corso di una interessante intervista concessa al magazine britannico Top Gear.

Nismo conferma la prosecuzione della produzione di modelli a benzina, insieme a quelli elettrici

Nismo è l’ennesimo marchio che prende atto di una dinamica ben precisa del mercato, ovvero la stasi in termini di vendite delle auto elettriche. Una stasi che costringe un gran numero di produttori a tornare indietro per evitare che gli stanziamenti eccessivi possano aprire una strada densa di rischi finanziari.

Nissan GTR Nismo

La conferma in tal senso è arrivata ad opera di Pierre Loing, il quale ha rilasciato la seguente dichiarazione a Top Gear: “Nismo non ha un obiettivo specifico di diventare una divisione esclusivamente elettrica”. Una vera e propria presa d’atto del fatto che il mercato dei veicoli elettrici è ancora troppo legato agli incentivi statali. Finiti i quali, si rischia il pienone sui piazzali di vendita delle concessionarie.

Lo stesso Loing ha riassunto il tutto con una semplice formula: “Il nostro ruolo di produttori è quello di adattarci”. Una formula destinata a non piacere a quell’Unione Europea che sembra intenzionata a scaricare sulle case le conseguenze di un’impostazione sin troppo ideologica della questione ambientale e dell’incidenza dei trasporti su di essa.

Nismo, occorre tenere nel debito conto le indicazioni del mercato

Nel corso dell’intervista concessa a Top Gear, Loing ha poi affermato che l’azienda sta ancora concentrando i suoi sforzi sul suo powertrain E-Power, il quale mixa il motore a benzina con un generatore a batterie. Un powertrain che già al momento va ad equipaggiare modelli come la Qashqai e la X-Trail. Al tempo stesso, si dichiara consapevole del fatto che un modello come la GT-R può avere maggiore appeal per un brand come Nismo, rispetto a una vettura come la Ariya.

Proprio a proposito della Ariya, il dirigente di Nismo ha quindi riconosciuto che non si tratta certo di un veicolo elettrico economico. Al tempo stesso, però, non ha mancato di puntualizzare che il suo prezzo massimo non deve raggiungere un livello eccessivo, proprio in considerazione della sua stessa natura. Per poi aggiungere che un pacchetto Nismo deve essere in grado di adeguarsi al meglio al prodotto.

In conclusione, ha ricordato che se qualcuno gli avesse chiesto dei piani dell’azienda relativi agli EV, la risposta sarebbe stata ben diversa rispetto a quella odierna. A conferma del fatto che occorre sempre tenere nel debito conto le indicazioni date dal mercato, per non ritrovarsi spiazzati di fronte all’evoluzione dei gusti e delle esigenze dei consumatori.

Nissan sembra intenzionata a riesumare la mitica Silvia

Nel frattempo, continuano a susseguirsi le indiscrezioni relative al ritorno di una delle coupé più amate del marchio giapponese, l’ormai mitica Silvia. Una vettura scomparsa nel 2002 e mai giunta sul suolo europeo, che però è conosciuta da tutti gli appassionati.

Nissan Juke Nismo

L’ipotesi di un ritorno in produzione della vettura, è stato prospettato qualche mese fa, con un gustoso corollario: stavolta, infatti, la Silvia verrebbe lanciata a livello globale. A rendere concreta l’ipotesi di un ritorno che avrebbe del clamoroso è il fatto che Nissan non ha di certo nascosto l’intenzione di voler procedere al lancio di un terzo veicolo ad alte prestazioni.

Un’intenzione che era del resto stata confermata da un alto funzionario della casa nel corso di una intervista rilasciata alla rivista australiana Drive. Rilasciata all’inizio del mese, l’intervista aveva da un lato confermato l’ipotesi in piedi, mentre dall’altro non aveva potuto aggiungere alcunché su altri aspetti chiave. In pratica, non si nulla su quali forme avrà, quando uscirà e, soprattutto se sbarcherà anche nel vecchio continente.

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