Nissan, da adesso venderà solo auto elettriche in Europa

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Anche la casa nipponica si avvia con decisione verso la mobilità sostenibile
Nissan stop vendita auto termiche in Europa

Aumenta il numero delle case decise a spingere a fondo sull’elettrificazione. Nel novero va ora compresa anche la Nissan, che per bocca del suo CEO Makoto Uchida ha affermato l‘intenzione di vendere esclusivamente modelli elettrici in Europa.

“Nissan venderà solo auto elettriche in Europa entro il 2030. Crediamo sia la cosa giusta da fare per il nostro gruppo, per i nostri clienti e per il pianeta”: queste le parole con cui Uchida ha voluto presentare al grande pubblico la scelta del brand nipponico.

Si tratta dell’ennesimo passo nella direzione dell’elettrificazione, considerato come Nissan abbia già annunciato nel passato l’intenzione di lanciare ben 19 modelli green entro il 2030. Mentre aveva affermato in precedenza che entro l’anno fiscale 2026 (che terminerà il 31 marzo 2027), il 98% delle sue vendite in Europa sarà elettrificato, quindi composto esclusivamente da veicoli 100% elettrici o ibridi.

Nissan stop vendita auto termiche in Europa

Il 2030 sta diventando un vero e proprio snodo

Quello del 2030 sta diventando un vero e proprio snodo per le case automobilistiche. Molti gruppi guardano a quella data come un momento topico e si stanno attrezzando per presentarsi al meglio all’appuntamento. Oltre a Nissan, infatti, di recente anche Renault, il partner con cui ha varato la Grande Alleanza, ha affermato di volersi muovere allo stesso modo.

Nel caso di Nissan, la decisione relativa al 2030 fa parte di un piano estremamente articolato, Ambition 2030. Entro quella data, la casa asiatica intende lanciare a livello globale 27 modelli. Di questi, 19 saranno del tutto elettrici. Proprio l’Europa si vedrà riservare un ruolo chiave in questa strategia. Ad essa, infatti, saranno destinati due nuovi modelli elettrici: una berlina compatta destinata a sostituire la Micra e un altro modello che sarà prodotto nello stabilimento di Sunderland, come parte del progetto EV36Zero, cui è stato destinato un miliardo di sterline.

La decisione di Nissan coincide peraltro con due importanti anniversari per l’azienda: i 20 anni del Nissan Design Europe (NDE) e i 35 anni del Nissan Technical Centre Europe (NTCE). In concomitanza con i due eventi la casa ha lanciato il Nissan Concept 20-23, considerato dagli osservatori un vero e proprio manifesto delle grandi ambizioni elettriche dell’azienda.

Per entrambe le strutture Nissan ha deciso di investire in maniera significativa, nel preciso intento di potenziarle. Per riuscire in tal senso sono stati impiegati 40 milioni, che serviranno ad aggiornare tecnologie e strutture, in modo da farne un vero e proprio incubatore di progetti riservati alle auto elettriche del futuro.

Nissan e le batterie allo stato solido

Nella strategia di Nissan non potevano mancare le batterie. Come molti altri marchi, infatti, la casa ha deciso di riservare grande attenzione ad un fattore che sta diventando sempre più decisivo nella competizione globale sulle auto elettriche.

Da parte sua, Nissan ha deciso di puntare sulle batterie allo stato solido (ASSB). Il motivo della scelta risiede soprattutto nel fatto che questi prodotti promettono non solo un abbattimento dei costi nell’ordine del 65%, ma anche tempi di ricarica estremamente ridotti, ovvero circa un terzo di quelli al momento necessari per le batterie in circolazione.

Il loro debutto è previsto entro il 2028 e grazie ad esse i veicoli elettrici diventeranno più convenienti. Avranno infatti un costo pari a 75 dollari al kWh, che dovrebbe poi scendere ulteriormente a quota 65, pareggiando in tal modo la disparità esistente tra ICE ed EV.

Proprio per effetto del loro utilizzo, quindi, potrebbero essere abbattuti quei costi delle auto elettriche che stanno rivelandosi un vero e proprio freno alla loro diffusione. Un freno il quale sta emergendo con evidenza in molti Paesi, a partire proprio dall’Italia, dove sono andati praticamente deserti gli incentivi annuali destinati ai veicoli green.

Gli ambiziosi obiettivi di Nissan

Nissan è considerata un vero e proprio pioniere dell’elettrificazione. Il marchio nipponico ha puntato con decisione da tempo sulla mobilità sostenibile e il piano Ambition 2030 ne è la pratica testimonianza. Annunciato nel 2019, il piano prevede investimenti di 2 trilioni di yen nel quinquennio che si chiuderà nel 2024.

Proprio in occasione dell’annuncio, Makoto Uchida, aveva dichiarato: “Il ruolo delle aziende nell’affrontare le esigenze della società è sempre più importante. Con Nissan Ambition 2030, guideremo la nuova era dell’elettrificazione, svilupperemo tecnologie per ridurre l’impatto da carbonio e perseguiremo nuove opportunità commerciali. Vogliamo trasformare Nissan in un’azienda profondamente sostenibile, che svolga un ruolo importante per i clienti e per la società”.

Nell’ambito del piano, la casa si è posta l’obiettivo di raggiungere le seguenti quote di vendita per le proprie auto elettriche entro l’anno fiscale 2026: il 75% in Europa, il 55% in Giappone e il 40% in Cina. Mentre per gli Stati Uniti l’obiettivo è di conseguire il 40% entro l’anno fiscale 2030.

Nissan e le batterie

Per quanto riguarda le batterie, oltre alla decisione di puntare su quelle allo stato solido, il piano afferma che l’azienda è intenzionata a implementare i sui sistemi di rigenerazione delle batterie anche al di fuori del Giappone con nuove sedi in Europa e negli Stati Uniti. L’infrastruttura di ricondizionamento di Nissan sarà inoltre articolata per essere parte integrante di un’economia circolare nella gestione dell’energia. Per cogliere questo obiettivo Nissan ha deciso di investire sino a 20 miliardi di yen entro il 2026, per le infrastrutture di ricarica.

La casa si propone inoltre l’obiettivo di espandere l’adozione della tecnologia ProPILOT a oltre 2,5 milioni di veicoli Nissan e INFINITI entro l’anno fiscale 2026. Sarà poi incentivato lo sviluppo delle sue tecnologie per la guida autonoma. In tal senso è prevista l’introduzione dei sistemi LIDAR di nuova generazione su ogni nuovo modello entro l’anno fiscale 2030.

I nuovi modelli

Per quanto riguarda i nuovi modelli che dovranno conseguire sul mercato gli obiettivi ambiziosi delineati dal piano, il punto chiave è rappresentato dall’ormai prossimo pensionamento della Leaf. Considerato come si tratti di un modello salutato da grande successo, tanto da essere considerata la vera rivale di Tesla Model 3, la Leaf lascerà un vuoto difficile da colmare.

Nissan è quindi chiamata ad un compito probante. Per ora non si hanno notizie ufficiali in tal senso, se non quelle relative alla Ariya Nismo che è stata avvistata proprio di recente al Nurburgring. Quello che è certo è che proprio l’erede della Leaf avrà un ruolo centrale nella strategia commerciale dell’azienda nipponica. Soprattutto all’interno di quel vecchio continente in cui l’approssimarsi del bando ai motori termici previsto per il 2035 sta scatenando una vera e propria battaglia campale.

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