La fusione tra Nissan e Honda, due giganti dell’automobilismo giapponese, sta affrontando alcune difficoltà, secondo un rapporto che si basa su fonti di Bloomberg. Il nodo principale sembra essere la posizione di Honda, che starebbe spingendo Nissan a riacquistare la quota detenuta da Renault nella società per ridurre l’influenza di investitori stranieri.
L’alleanza tra Renault e Nissan dura da ben 26 anni ed è stata determinante per evitare il fallimento di Nissan nel passato. Nonostante Renault abbia ridotto la propria partecipazione, detiene ancora il 35,7% delle azioni di Nissan, un valore stimato intorno ai 3,6 miliardi di dollari. Tuttavia, il riacquisto di questa quota potrebbe risultare un’impresa ardua per Nissan, già alle prese con sfide finanziarie significative.
Attualmente, le riserve di liquidità di Nissan ammontano a circa 1,52 trilioni di yen (pari a 43,8 miliardi di RM), ma per completare il riacquisto servirebbe oltre un terzo di questa somma. Con una situazione economica precaria, secondo cui l’azienda avrebbe fondi sufficienti per sostenersi solo per altri “12 o 14 mesi”, la spesa necessaria appare quasi proibitiva. Le pressioni, però, non mancano. Il governo giapponese sembra favorevole alla fusione, considerando questa operazione un’opportunità per arginare l’ingresso di investitori stranieri come Foxconn nel settore automobilistico del paese.
Da parte sua, Renault ha dichiarato di voler rimanere ai margini delle trattative, lasciando aperta ogni opzione in linea con gli interessi del gruppo e dei suoi azionisti. Una decisione definitiva è attesa per giugno.
In questo contesto, l’ex CEO del marchio giapponese, Carlos Ghosn, ha offerto una visione critica della proposta di fusione, descrivendola come una “mossa disperata” e priva di sinergie reali tra Nissan e Honda. Ghosn ha anche ipotizzato che il Ministero giapponese dell’Economia, del Commercio e dell’Industria (METI) possa aver esercitato pressioni su Honda per accelerare il processo. In alternativa, Ghosn ha suggerito come Renault possa anche considerare di vendere direttamente la propria quota a Honda, una possibilità che Nissan potrebbe accogliere come un compromesso.