Nissan possibile joint venture con Foxconn (quella degli iphone)

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L’azienda tecnologica taiwanese potrebbe rappresentare la soluzione ideale per il produttore giapponese
Makoto Uchida Nissan

Nissan sarebbe disposta ad una collaborazione con nuovi partner, dopo che si è arenata la trattativa intessuta in precedenza con Honda. Ad affermarlo sono alcune fonti consultate dalla Reuters, aggiungendo che la novità in tal senso sarebbe la possibilità di aprire anche a Foxconn, l’azienda taiwanese che già in precedenza aveva provato ad acquistare la quota del 36% dell’azienda nipponica in mano a Renault. Una ipotesi in precedenza respinta proprio per cercare di conservare all’interno del Giappone una realtà così importante del mercato automobilistico mondiale.

Nissan è di nuovo di fronte a un bivio

Nissan si trova nuovamente di fronte ad uno snodo cruciale della propria storia, dopo il fallimento delle trattative con Honda che avrebbero dato vita al terzo gruppo automobilistico mondiale. È sempre la Reuters ad affermare che nelle ore passate Makoto Uchida, l’amministratore delegato della casa nipponica, avrebbe incontrato il suo omologo di Honda, Toshihiro Mibe esprimendo la sua intenzione di voler porre fine alle discussioni.

Makoto Uchida Nissan

Alla base del loro fallimento è in particolare l’intenzione di Honda di trasformare Nissan in una sua sussidiaria. Ipotesi che, con tutta evidenza non è piaciuta all’azienda di Yokohama. Il logico corollario allo stop delle discussioni in atto è però l’apertura all’ipotesi di nuove collaborazioni, comprese quelle con aziende tecnologiche. Tale da riportare in pista anche Foxconn, che già in precedenza aveva provato ad allacciare rapporti con Nissan.

Il motivo di tale intenzione è da ricercare nelle notevoli opportunità che si aprirebbero in un momento in cui il mutamento tecnologico sospinto dalle auto elettriche sta rendendo sempre più necessari software in grado di fare la differenza. Soprattutto con i nuovi produttori cinesi particolarmente agguerriti sotto questo punto di vista.

Ora si torna a parlare della possibilità Foxconn

Nella nuova impostazione di Nissan, è del tutto logico che torni ad aleggiare sullo sfondo Foxconn, il più grande produttore mondiale di elettronica su contratto, già nota per la produzione degli iPhone di Apple. L’azienda taiwanese sta infatti cercando di espandere il suo raggio d’azione all’automotive e nell’ambito di questo piano aveva già recapitato un’offerta a Yokohama. Una proposta che, però, era stata respinta nel passato mese di dicembre, quando sembrava che l’alleanza con Honda fosse ormai alle porte.

Occorre sottolineare che la divisione EV di Foxconn è guidata da un ex dirigente senior della Nissan, Jun Seki, lo stesso alto dirigente di cui si era previsto l’avvento alla guida della casa automobilistica nipponica prima che la carica di CEO fosse assunta da Uchida.

Va inoltre aggiunto che nonostante quanto accaduto sia di pubblico dominio, dall’interno delle case interessate non sono sinora giunti commenti. Anzi, la versione ufficiale è che la decisione finale sarà ufficializzata alla metà del mese. Così come non sono giunti, al momento, commenti da parte di Foxconn, derivanti con ogni probabilità dall’intenzione di tenere un profilo basso in un momento estremamente delicato della trattativa.

Al tempo stesso, ancora Reuters afferma di aver saputo da un’ulteriore fonte che Nissan formalizzerà la sua decisione di non aderire all’accordo con Honda nel corso di una riunione del consiglio d’amministrazione. La stessa in cui dovranno essere resi noti gli utili relativi al terzo trimestre del 2024, ovvero la prossima settimana.

Nissan non è in grado di superare la sua crisi senza aiuti esterni?

Il fallimento dell’accordo con Honda rappresenta un duro colpo per Nissan. Il terzo produttore giapponese, alle spalle di Toyota e Honda, si trova infatti nel bel mezzo di un complicato piano di ristrutturazione. Per cercare di reggere una situazione di mercato molto problematica ha infatti deciso di tagliare 9mila posti di lavoro e il 20% della sua capacità produttiva globale.

Sede Foxconn

Secondo molti osservatori, il marchio non sarebbe al momento in grado di reggere alla crisi senza un aiuto esterno. E questo spiegherebbe in maniera eloquente l’apertura a Foxconn, Ovvero alla stessa azienda contro cui, in precedenza, si era cercato di opporre un vero e proprio muro.

Da sottolineare che il fallimento della trattativa precedente è stata accolta con soddisfazione dal mercato finanziario. Non appena hanno iniziato a diffondersi le relative voci, le azioni di Nissan sono cresciute nell’ordine del 7,3%, proprio mentre calavano quelle Honda, del 4%.

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