Non molto tempo fa avevamo discusso del fatto che l’Europa intendesse vietare la vendita di benzina e diesel dal 2045, trasformando le stazioni di servizio attuali in stazioni di ricarica per auto elettriche e/o idrogeno. Tuttavia, sembra che la Francia voglia anticipare i tempi, vietando la vendita del diesel. Mentre in Italia si polemizza sulle accise sui carburanti, Parigi sembra aver dato inizio ad una “guerra” contro SUV e auto inquinanti. La soluzione per la prima categoria è quella di aumentare il costo del parcheggio, mentre per la seconda, appunto, il divieto di vendita del diesel.
La Francia inizia a vietare la vendita del diesel alle stazioni di servizio di Parigi: automobilisti in difficoltà
Dopo lo scandalo del Dieselgate a metà dello scorso decennio, l’Europa ha voltato le spalle, poco alla volta, a questo tipo di motorizzazioni, che emettono una maggiore quantità di ossidi di azoto e particelle inquinanti. Per questo motivo, sempre più città del vecchio continente hanno iniziato a prendere misure per scoraggiarne l’uso.
Tuttavia, nessuna è arrivata tanto lontano quanto Parigi, che dal 1° ottobre ha vietato ad alcune stazioni di servizio la vendita di questo combustibile come parte di un piano più ampio per migliorare la qualità dell’aria. In seguito a questa decisione, quattro stazioni di servizio gestite da TotalEnergies nelle circonvallazioni della capitale francese hanno smesso di vendere diesel.
Questo divieto, reso possibile da una modifica delle concessioni alle stazioni di servizio, al momento non riguarda tutte le stazioni della città, anche se tutto indica che in futuro seguiranno la stessa strada. Questa strategia costringerà gli automobilisti a rifornire i loro veicoli in periferia o, nella peggiore delle ipotesi, vendere il veicolo per passare ad uno meno inquinante. Questo sarà solo l’inizio, poiché Parigi vuole vietare la circolazione delle auto diesel entro il 2030, ovvero tra appena sei anni.
“Questo divieto non farà altro che intasare le stazioni di servizio a cui è concesso vendere ancora il diesel, che però non sono dimensionate per gestire questo nuovo afflusso di clienti. TotalEnergies sta facendo tutto il possibile per accogliere i suoi clienti nelle migliori condizioni possibili”, ha dichiarato l’azienda in un comunicato.
La misura, sebbene nota da mesi, è stata mal accolta dagli automobilisti, che si sono trovati con stazioni di servizio fuori uso e hanno dovuto spostarsi in altre località. È interessante notare che, ad oggi, il diesel rappresenta più di due terzi delle vendite di carburante in Francia.