Le direttive provenienti dall’alto, leggi normative sulla sicurezza dell’Unione Europea, stanno obbligando le case automobilistiche a ritirare modelli obsoleti. Adattarli agli ultimi standard richiederebbe un dispendio economico eccessivo in rapporto ai potenziali guadagni. In particolare, le istituzioni politiche richiedono un netto upgrade nelle tecnologie di protezione dei pedoni e di sicurezza informatica. È così che le vetture capaci di scrivere la storia ci salutano, lasciando probabilmente un vuoto enorme nel cuore dei fan. Parlando di Porsche, i giorni contati riguardano ormai le 718 Boxster e Cayman. Sono esemplari che evocano piacevoli ricordi, ma ormai superati.
Porsche 718 Boxster e Cayman: è il momento dei saluti
Presto il costruttore della Cavallina interromperà la loro produzione, e ora abbiamo anche una deadline specifica. Il marchio di Zuffenhausen sta attraversando alcune complicazioni di troppo, che hanno coinvolto ciascun brand del gruppo Volkswagen con intensità differenti. I ritardi nello sviluppo dei sistemi di controllo agitano gli animi, impedendo l’adozione delle necessarie funzionalità. Inoltre, le decisioni sono influenzate dai piani societari.
Già nel 2025, Porsche introdurrà sul mercato la Boxster elettrica, segno dell’inesorabile passare del tempo. Che la transizione ecologica convinca o meno, il treno è partito. La prossima vettura elettrica in commercio sostituirà le Porsche 718 Boxster e Cayman. Due uscite contemporanee, giustificate dai principi di efficienza. Continuare la produzione di vetture a combustione interna ormai obsolete è un lusso insostenibile.
Questa è, in fondo, la stessa ragione dell’addio, con onore, di una coppia di muscle car diventate mito, entrambe Dodge, la Charger e la Challenger. Nel corso dell’ultimo ventennio, hanno dominato, ma la loro sorte è stata simile a quella delle Porsche 718 Boxster e Cayman: saluti e tante care cose.
Il propulsore di questi esemplari d’oltreoceano era un otto cilindri ad alte prestazioni, potente e con una elevata coppia. A causa delle elevate emissioni di CO2 nell’ambiente, Dodge ha dovuto arrendersi. Inoltre, Stellantis mira a diventare una potenza nel campo dei veicoli completamente elettrici, come spiegato dal CEO, Carlos Tavares, durante un incontro con gli azionisti. Il piano Dare Forward 2030 prevede che entro la fine del decennio, l’intera gamma offerta in Europa sia a batteria e che il 50% sia così negli Stati Uniti. Continuare con Dodge grandi, pesanti e inquinanti avrebbe significato andare contro questa direzione.