Porsche, crollano vendite e utili: ora si valutano diversi scenari

Francesco Armenio Autore Automotive
Aumentano le difficoltà per Porsche, che dopo il calo di vendite e utili teme un’altra batosta dal mercato americano.
sede porsche

Non è un segreto che il settore automobilistico tedesco si trovi in difficoltà ultimamente. In particolare Volkswagen deve fare i conti con vendite in calo e con una transizione all’elettrico che non prosegue come sperato. Alla lista si aggiunge anche il suo marchio di lusso Porsche, marchio che ha registrato un forte calo delle vendite e, di conseguenza, degli utili. Questi risultati hanno portato all’uscita di alcuni dirigenti, poiché ora bisogna invertire la rotta.

Porsche sempre più in difficoltà: il marchio tedesco si trova ad un bivio

porsche taycan

La domanda per modelli come la 911 e Cayenne rimane alta. Tuttavia, l’azienda è seriamente preoccupata per le tensioni commerciali con gli Stati Uniti, dove Donald Trump minaccia dazi sulle auto europee. Una minaccia particolarmente seria per Porsche, considerando che il mercato americano, superando quello cinese, è diventato il principale sbocco per il costruttore di Stoccarda, che vi esporta tutti i suoi veicoli.

Secondo l’analista Michael Dean di Bloomberg Intelligence, un aumento dei dazi di oltre il 10% potrebbe spingere Porsche a considerare una produzione locale, specialmente per i SUV. Ma c’è un ostacolo: l’unico stabilimento del gruppo Volkswagen negli USA, in Tennessee, non è attrezzato per produrre l’architettura dei modelli Cayenne e Macan.

La situazione finanziaria non è rosea: gli ambiziosi target fissati con la quotazione del 2022 appaiono sempre più distanti. Il margine di profitto sulle vendite si sta dimezzando, scendendo al 10%. L’annuncio di costi aggiuntivi per 827 milioni di dollari, legati allo sviluppo di nuovi motori tradizionali e ibridi plug-in, ha causato un crollo del 7% delle azioni il 7 febbraio, portando la capitalizzazione a meno della metà rispetto al picco di maggio 2023.

Porsche Macan

Anche il settore elettrico mostra segni di difficoltà: le vendite della Taycan sono in forte calo e il nuovo Macan EV è arrivato sul mercato con notevole ritardo. In Cina, dove le consegne Porsche sono diminuite del 28% nel 2023, la debole domanda di veicoli elettrici ha ulteriormente peggiorato la situazione. Un eventuale aumento dei dazi USA al 10% costerebbe all’industria automobilistica tedesca 2,1 miliardi di dollari di utili, con Porsche tra i marchi più esposti.

Anche se la 911 potrebbe sostenere un leggero rincaro, i SUV Macan e Cayenne rischierebbero di perdere appeal sul mercato. Trasferire la produzione negli Stati Uniti è possibile, non senza però difficoltà sia economiche che logistiche. Nonostante altri marchi premium stiano valutando questa opzione, il prestigio del “Made in Germany” resta un asset importante per Porsche sul mercato americano. Tuttavia, le crescenti pressioni politiche e commerciali potrebbero presto rendere necessario un ripensamento strategico.

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