Il mercato cinese si sta rivelando molto complicato per molti marchi occidentali, nonostante si trovi in una fase di crescita. E tra le case che stanno pagando dazio in tal senso, c’è anche Porsche, che all’ombra della Grande Muraglia ha visto contrarsi in maniera molto rilevante le proprie vendite in quello che un tempo era il suo mercato più importante.
Una tendenza che ha spinto il marchio teutonico a prendere in considerazione profondi cambiamenti per poter meglio reggere una situazione critica. Tra di essi, in particolare, spicca la chiusura di circa il 30% delle concessionarie locali. Una mossa che, però, potrebbe risultare abbastanza inutile, considerato il fatto che i consumatori cinesi sembrano sempre più orientati verso i veicoli prodotti dai marchi del Dragone. Un nazionalismo che sembra destinato addirittura a rafforzarsi nell’immediato futuro, soprattutto se l’Unione Europea e gli Stati Uniti continueranno a ostacolare il commercio con il gigante asiatico.
Porsche si appresta a chiudere il 30% delle proprie concessionarie cinesi: quale il motivo?
Al momento, Porsche si avvale di una struttura commerciale che vanta 138 concessionarie in tutta la Cina. Troppe, alla luce della sempre più evidente difficoltà della casa tedesca su quel mercato. Tanto che il responsabile della filiale cinese della casa, Alexander Pollich, ha rivelato che tale numero sarà ridotto a circa 100 entro la fine del 2026.
Si tratta di una delle misure che la casa automobilistica di Stoccarda sta attuando nel tentativo di fronteggiare una crisi di vendite sempre più evidente, sul mercato locale. Oltre al consolidamento della sua rete di concessionari, Porsche cercherà anche di ottimizzare i suoi investimenti in loco, abbandonando le aree in cui non può raggiungere una redditività a lungo termine e raddoppiando nelle regioni che possono vantare buone prestazioni. Un novero, quest’ultimo, che comprende in particolare Shanghai e Pechino.
Pollich lo ha annunciato nel corso di una conference call con gli investitori, usando queste parole: “Entro la fine del 2026, il numero di Porsche Center in Cina sarà consolidato a circa 100. Il nostro scopo principale nell’ottimizzazione è migliorare la redditività complessiva della rete, con conseguente situazione multi-win (tra Porsche, concessionari e clienti).”
Per otto anni quello cinese è stato il mercato più grande, per Porsche
Lo stesso Pollich non ha precisato se Porsche abbia già deciso quali concessionari dovrebbero andare incontro alla chiusura. Ha invece confermato che il marchio ha l’intenzione di supportare le partnership con i concessionari fornendo un aiuto finanziario e offrendo assistenza per la permuta e all’ingrosso. Dichiarazioni che sono state del resto riportate anche da China Daily.
Occorre sottolineare che il mercato cinese è molto importante, per Porsche. Per otto anni consecutivi, è stato il più grande mercato singolo per il gruppo tedesco. Nel corso del 2021, la casa ha venduto 95.671 veicoli nel paese, un dato tale da eclissare largamente le 86.160 auto vendute in tutta Europa e le 70.025 consegnate negli Stati Uniti.
Nell’anno successivo le vendite sono scese del 2%, restando comunque su livelli molto significativi, testimoniati dalle 93.286 unità commercializzate. Un dato sufficiente a battere di nuovo l’Europa, dove e sono state vendute 92.197 nello stesso arco temporale. Nel 2023, però, si è avuto un primo calo molto significativo, come testimoniato dalle 79.823 vetture immatricolate. E quest’anno, le cose stanno andando ancora peggio, tanto che nel corso dei primi nove mesi del 2024 le vendite sono diminuite del 29%.
La ridefinizione della rete commerciale rappresenterà un semplice palliativo?
Pollich ha precisato che Porsche non è abituata a tirarsi mai indietro di fronte alla concorrenza. Per poi aggiungere: “In mezzo alle sfide del mercato odierno, restiamo fiduciosi nella resilienza del mercato e siamo fermi nel nostro impegno verso i valori fondamentali di Porsche, ovvero sportività e prestazioni. È solo ragionevole adattare di conseguenza la rete di concessionari. Ciò non solo salvaguarderà la redditività della rete, ma garantirà anche un servizio di lusso ed esclusivo alla nostra clientela”.
Alla riduzione delle dimensioni della rete di concessionarie locali, Porsche sta affiancando l’introduzione di un numero sempre più rilevante di tecnologie connesse nei suoi showroom esistenti. Inoltre aggiungerà una funzione all’app Porsche e a WeChat cui spetterà il compito di permettere agli utenti il monitoraggio della produzione e consegna dei loro veicoli in tempo reale. Inoltre, è prevista l’istituzione di una divisione tecnica locale delegata alla creazione di funzionalità mirate agli acquirenti esperti di tecnologia. Sforzi che, però, potrebbero rivelarsi inutili, alla luce delle tendenze mostrate dal mercato cinese.