Preparatevi a sentire una storia, che probabilmente vi farà venire pure un po’ di rabbia, come già accaduto al protagonista della storia. Quando parliamo di privacy e del suo rispetto la nostra mente corre subito ai diritti del singolo cittadino e, dunque, del consumatore. Tuttavia, vale il meccanismo opposto, ossia pure l’azienda ha modo di garantirsi il rispetto, anche in modi impensabili. Se ne è capacitato, a sue spese, il proprietario di una Renault falcidiata da continue fuoriuscite dell’olio. Il conducente l’ha portata presso un concessionario ufficiale della Régie per esporre il problema.
Un legittimo proprietario non può conoscere in anticipo quali pezzi gli cambieranno per un difetto congenito: la motivazione è assurda
A quanto pare, la ragione del guasto non è tanto importante, semmai importa l’atteggiamento tenuto dal punto vendita. Difatti, a seguito di un confronto con i meccanici, ha spiegato all’automobilista che era necessario sostituire la bellezza di 12 pezzi. Nel momento in cui, però, il proprietario del veicolo ha voluto saperne di più, in merito ai componenti da cambiare, l’officina ha risposto picche.
Si è rifiutata in maniera categorica di adempiere alla richiesta di indicare con precisione i pezzi necessari, poiché (e qui viene il “bello”) si sarebbe trattato di una violazione dei dati della vettura. I disagi continuavano a capitare da tempo, senza mai trovare una soluzione efficace e definitiva. A quel punto si sono eseguiti dei maggiori accertamenti, in maniera tale da stabilire cosa vi si nascondesse dietro. Trovandosi di fronte un muro, il possessore della Renault ha deciso di prendere la situazione in mano. Anziché lasciare campo libero ai meccanici, ha reclamato un secondo parere a personale qualificato di terze parti.
Finalmente la causa è venuta fuori: l’incapacità di impedire la fuoriuscita dell’olio dipendeva dalla presenza di ben 12 pezzi difettosi. Il clima di segretezza ha continuato ad andare avanti e, come racconta Chassis Cero, ciò è stato riscontrato in molteplici occasioni. Ma qui si è probabilmente toccato il fondo. Dunque, il cliente è passato da GT Automoción per venirne a capo.
Lo staff lo ha invitato ad aspettare prima di far eseguire una riparazione così drastica. Il titolare del centro, Ángel Gaitán, ha telefonato ai meccanici, nel tentativo di ottenere qualche informazione aggiuntiva. Ma, per l’ennesima volta, la questione del diritto alla privacy dell’auto è saltata fuori. (sembra che Renault attribuisca i diritti di privacy anche a pezzi di ferro con 4 ruote) La conversazione si è conclusa con l’invito a Gaitán di mettersi in contatto con un ufficio legale. Fortunatamente, le traversie sono giunte al termine e l’intervento di riparazione al motore è stato eseguito gratis.
Alla fine, i guai sarebbero dipesi da un difetto al coperchio delle punterie .