Quanto sta male il settore dell’auto in Italia? I numeri raccontano un quadro allarmante

Ippolito V
A complicare ulteriormente la situazione in Italia, l’aumento dei prezzi e il caro vita stanno rendendo sempre più difficile cambiare l’auto.
auto in italia

I dati più recenti forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) confermano la situazione preoccupante in Italia. Nel mese di dicembre 2024, in Italia, la produzione di veicoli è scesa drasticamente del 23,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dopo un calo del 28,5% registrato a novembre. Anche altri settori, come quello tessile e della metallurgia, hanno vissuto una contrazione, con perdite rispettivamente del 18,3% e 14,6%.

Tale panorama che evidenzia il grave stato di salute dell’industria italiana, con incrementi solo nel settore estrattivo e nell’erogazione di energia. L’intero settore automotive ha subito un calo dell’11,3% nel 2024, una flessione significativa rispetto all’anno precedente.

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A complicare ulteriormente la situazione, l’aumento dei prezzi e il caro vita stanno rendendo sempre più difficile per le famiglie permettersi il cambiamento dell’auto. Mentre un tempo possedere più auto in famiglia era la norma, oggi in Italia solo una ristretta cerchia di fortunati cambia veicolo ogni sette anni, con i più parsimoniosi che posticipano l’acquisto anche oltre i dieci anni. Il risultato di questo comportamento è un parco auto invecchiato, tra i più vecchi in Europa.

Le nuove proposte, a meno di forti incentivi, sono diventate inaccessibili per la fascia media della popolazione. Le city car, un tempo considerevole come il primo passo verso l’automobile per i giovani, sono ormai troppo costose per chi si trova a fronteggiare un bilancio familiare più stringente.

Nel frattempo, il settore automobilistico europeo è sotto pressione dalla crescita dei marchi asiatici. Le aziende cinesi stanno espandendo rapidamente la loro presenza in Europa, spostandosi dalla produzione di veicoli elettrici verso altri segmenti di mercato, mentre i produttori europei faticano a competere con i loro costi di produzione molto più alti.

alfa romeo a cassino

Se le cose non accennano a cambiare, l’industria automobilistica europea rischia di dover affrontare una vera e propria sconfitta schiacciante da parte dei veicoli cinesi, con grandi gruppi come Stellantis e Volkswagen costretti a confrontarsi con la rapida ascesa dei concorrenti asiatici.

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