Questi freni sono uno passo avanti a quelli in ceramica e 10 volte più duri dell’acciaio

Ippolito V
Porsche ha deciso di adottare i freni PSCB per garantire prestazioni elevate anche nelle situazioni di massimo stress.
Porsche Surface Coated Brake

Gli innovativi freni PSCB (Porsche Surface Coated Brake) realizzati da Porsche in collaborazione con Bosch impiegano un materiale dieci volte più resistente dell’acciaio, portando le prestazioni di frenata a un livello completamente nuovo. L’artefice di questa innovazione è Matthias Leber, un ingegnere meccanico del Centro Sviluppo Porsche di Weissach, esperto di sistemi frenanti.

Il segreto dei PSCB risiede in un materiale noto da oltre un secolo, la widia, un composto incredibilmente duro la cui principale componente è il carburo di tungsteno. Questo elemento, spesso paragonato al diamante per la sua durezza eccezionale, ha trovato un’applicazione senza precedenti nel mondo automotive grazie al lavoro di Leber e del suo team.

freno porsche

Porsche ha deciso di adottare i freni PSCB per garantire prestazioni elevate anche nelle situazioni di massimo stress. Il debutto ufficiale di questa tecnologia era avvenuto già nel 2018 sulla Porsche Cayenne Turbo, dove il sistema frenante rivestito in carburo di tungsteno è stato introdotto di serie.

La combinazione tra tungsteno e carbonio genera un cristallo misto dalla resistenza straordinaria, tanto duro da poter persino tagliare il vetro. Questo materiale ha permesso di sviluppare un impianto frenante che offre una performance paragonabile a quella dei freni in ceramica, con una stabilità eccezionale alle alte temperature, ma senza la necessità di utilizzare guarnizioni specifiche da competizione. Il vantaggio? Un costo inferiore di due terzi, una durata molto più lunga rispetto ai classici freni in ghisa grigia, assenza di polvere dei freni e resistenza alla corrosione.

La realizzazione dei PSCB prevede una serie di fasi altamente tecnologiche. Il disco in ghisa grigia è prima lavorato con tecnologia laser e poi zincato con uno strato intermedio. Questo strato agisce come un adesivo elastico, compensando le diverse espansioni termiche della ghisa. Successivamente, il carburo di tungsteno è applicato attraverso una tecnica avanzata di spruzzatura a fiamma ad alta velocità. Le particelle di tungsteno sono proiettate sul disco a una velocità supersonica, formando un rivestimento ultra-resistente di circa 100 micron di spessore.

Porsche Surface Coated Brake

Il team di specialisti ha lavorato su un rivestimento con eccellenti proprietà adesive, integrando materiali ultra-duri che penetrano microscopicamente nello strato di carburo di tungsteno, assicurando così una presa ottimale.

“Sapevamo che stavamo creando un freno eccezionale, ma i test hanno superato ogni nostra aspettativa”, racconta Leber. Quando la velocità aumenta e la frenata diventa più intensa, le micro-particelle dure della guarnizione rilasciano i loro ancoraggi nel rivestimento del disco, garantendo un’aderenza ottimale. Naturalmente, questo processo genera un minimo di usura e una lieve emissione di polvere dei freni, ma con una riduzione del 90% rispetto ai tradizionali freni in ghisa grigia.

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