Renault, la divisione Ampere si assicura componenti chiave per la ricarica rapida delle elettriche

Ippolito V
La partnership tra Ampere e STMicroelectronics prevede l’introduzione di importanti evoluzioni nei veicoli elettrici Renault dal 2026.
Renault, la divisione Ampere

Il grande gruppo francese ripone grande fiducia nella sua divisione Ampere, un team di sviluppo che vuole competere direttamente con Tesla entro il 2026. Sotto il marchio Ampere, Renault si dedica alla progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di veicoli 100% elettrici, con un’enfasi particolare sull’innovazione software e sull’efficienza tecnologica.

Per raggiungere obbiettivi sempre più in alto, Ampere sta stringendo partnership strategiche di rilievo, mirate a controllare l’intera catena del valore legata alla produzione e distribuzione di veicoli elettrici di alta qualità. Tra queste collaborazioni, spicca il recente accordo con STMicroelectronics, leader mondiale nella produzione di semiconduttori. Questo accordo garantirà a Renault l’accesso a una tecnologia fondamentale per il futuro: gli inverter al carburo di silicio.

renault 5 e-tech con Ampere

Gli inverter basati su carburo di silicio rappresentano una svolta nel settore. Sono più compatti e leggeri, migliorano la stabilità alle alte tensioni e consentono tempi di ricarica significativamente più rapidi. Questi componenti rivoluzionari permettono di ottimizzare la gestione dell’energia nei motori elettrici, influenzando direttamente autonomia, efficienza e reattività di guida.

Nella configurazione degli inverter, i moduli di potenza SiC svolgono un ruolo cruciale. Ogni modulo contiene chip in carburo di silicio che convertono e gestiscono l’energia elettrica della batteria per alimentare il motore. Un sistema avanzato di raffreddamento, inoltre, garantisce la dissipazione ottimale del calore, migliorando l’efficienza complessiva.

renault twingo con Ampere

La partnership tra Ampere e STMicroelectronics prevede l’introduzione di questa tecnologia nei veicoli elettrici Renault a partire dal 2026. I nuovi moduli saranno adottati sia per architetture a 400 volt, già diffuse nel segmento C, sia per sistemi più avanzati a 800 volt, capaci di supportare ricariche ultraveloci. Grazie a quest’ultima innovazione, sarà possibile passare dal 10% all’80% di carica in soli 15 minuti, un tempo record per la mobilità elettrica. Si tratta di tempistiche che, al momento, risultano fondamentali per superare i dubbi e la diffidenza del pubblico verso i veicoli a batteria.

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