In un momento in cui, ormai alla luce del sole da tempo, si notano le difficoltà dell’industria automobilistica europea, Renault si presenta come un’eccezione positiva. La casa automobilistica francese, infatti, punta su una strategia audace e orientata al futuro. Decisioni che, diversamente dallo spirito “difensivo” di molti produttori, vanno a tendere una mano a Oriente.
Mentre colossi come Stellantis, Volkswagen e Mercedes registrano revisioni al ribasso delle loro previsioni, il gruppo Renault non solo mantiene gli obiettivi per il 2024, ma dimostra resilienza e innovazione che lo pongono all’avanguardia del settore. Per fronteggiare la crescente pressione dei produttori cinesi, Renault ha scelto di giocare sul loro stesso terreno. O meglio, ha scelto di giocare insieme.
L’azienda ha aperto un centro operativo a Shanghai, impiegando oltre 200 professionisti dedicati a progetti strategici. Tra questi spicca lo sviluppo di una versione completamente elettrica della Twingo, pensata per essere proposta a un prezzo accessibile. L’obiettivo di Renault è chiaro e ambizioso: lanciare una Twingo elettrica con un prezzo inferiore ai 20.000 euro. Un traguardo che potrebbe ampliare significativamente il pubblico di riferimento e rendere i veicoli elettrici più accessibili.
François Provost, responsabile acquisti e partnership del gruppo, ha sottolineato: “Vogliamo apprendere dalle competenze cinesi e trasferirle al nostro team per migliorare continuamente”. Questa mossa, però, rientra in una visione più ampia: ridurre i costi di produzione e aumentare la competitività attraverso la sinergia con le tecnologie cinesi, in particolare nel campo delle batterie. Questa cooperazione potrebbe permettere a Renault di accelerare lo sviluppo della propria gamma di veicoli elettrici, garantendo prezzi concorrenziali senza sacrificare la qualità.
Il percorso di Renault, però, non è privo di ostacoli. La normativa CAFE dell’Unione Europea, che impone ai costruttori di garantire almeno il 20% delle vendite con veicoli elettrici entro il 2025, rappresenta una sfida cruciale. Sebbene il gruppo stia già ottenendo successi significativi, come con la Renault R5, il modello elettrico più venduto in Francia, il CEO Luca de Meo ha richiesto un posticipo dell’entrata in vigore di queste regole per consentire una transizione più graduale. Intanto, lo sguardo verso la Cina non è affatto timido, anzi.