Revisione dello stop alle auto a combustione nel 2035? Come si posiziona il nuovo Parlamento europeo

Ippolito V
Il partito di maggioranza, il PPE, al Parlamento Europeo sostiene l’abolizione del divieto sui motori a combustione entro il 2035. Come agirà?
Revisione dello stop alle auto a combustione nel 2035?

Il Partito Popolare Europeo (PPE), attualmente il gruppo principale nel Parlamento europeo sembra intenzionato a rivedere quel “limite” fissato al 2035. Si tratta del divieto di vendita di nuovi veicoli a combustione (ibridi inclusi). Si tratta di una misura pianificata da quasi cinque anni e confermata solo l’anno scorso. Per la prossima legislatura si parla anche dell’inclusione di politiche in favore dei carburanti sintetici, come richiesto dalla Germania. Ovviamente, non tutti sono favorevoli a questa “revisione”.

I membri del PPE stanno discutendo le loro priorità per i prossimi cinque anni, comprese le politiche sulla mobilità che coinvolgono per forza di cose diverse milioni di persone. Il gruppo di centrodestra vorrebbe “rivedere gli standard di riduzione della CO2 per nuove auto e furgoni e consentire l’uso di carburanti alternativi a zero emissioni oltre il 2035”. Un’idea che andrebbe in contrasto con la normativa Ue approvata lo scorso anno per vietare la vendita di nuovi veicoli a combustione entro il 2035.

Revisione dello stop alle auto a combustione nel 2035?

Intanto, la Commissione Europea ha indicato che creerà una via legale per la vendita di nuovi veicoli alimentati solo con “e-fuel” (carburanti sintetici per motori a combustione) anche dopo il 2035. In questo modo si potrebbero ancora sviluppare e vendere veicoli con motori a combustione ma che usano solo carburanti certificati.

Secondo Reuters la bozza del documento aggiunge che il gruppo vuole “rivedere il divieto sui motori a combustione e sviluppare tecnologie avanzate per questi motori”. Se il PPE approverà questo documento, farà pressione sulla commissaria europea Ursula Von der Leyen per modificare l’agenda verde europea. Numerose aziende automobilistiche, energetiche e ONG ambientali hanno lanciato un avvertimento urgente contro la possibile abrogazione del divieto già deciso sui nuovi veicoli a benzina e diesel entro il 2035. Tanti gli investimenti e le decisioni importanti prese in questi ultimi anni.

Revisione dello stop alle auto a combustione nel 2035?

Si pensi, ad esempio, alla Piattaforma per l’Elettromobilità, che include il Gruppo Renault, Uber, Volvo, Ford e Tesla, per cui “l’obiettivo delle auto a emissioni zero entro il 2035 è fondamentale per lo sviluppo dei veicoli elettrici in Europa, e richiede un investimento significativo per le aziende europee”. Sempre secondo questa alleanza industriale, “attrarre investimenti per creare un ecosistema industriale a zero emissioni per una mobilità sostenibile non è possibile senza un quadro normativo coerente e chiaro”.

Chi vede di buon occhio il passo indietro dell’Ue è l’amministratore delegato di BMW, Oliver Zipse, ha definito il divieto “ingenuo” e ha aggiunto che “un aggiustamento è inevitabile”. Jens Gieseke, ex capo negoziatore del PPE sugli standard di CO₂ per le automobili, ha osservato che “l’abolizione del divieto sui motori a combustione è stata una delle principali richieste durante la campagna elettorale”, suggerendo opzioni come l’uso di carburanti alternativi o la riduzione dell’obiettivo di riduzione delle emissioni per le case automobilistiche al 90% invece del 100%. Tutto da vedere, dunque, da qui ai prossimi mesi.

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