La cultura “popolare” intorno a Tesla è ricca di trovate bizzarre, gossip, trucchi e scorciatoie, alcuni utili, ma altri davvero pessimi. Uno di questi è noto come il trucco del “panno bagnato”. Sembra una sciocchezza gigantesca, eppure diversi clienti della casa americana hanno provato ad adottare questo sistema molto discutibile. L’attenzione a questo trucco è stata tale da costringere il reparto dedicato alla ricarica (o quello che ne rimane) di Tesla a chiedere pubblicamente ai clienti di interrompere la bizzarra pratica sulle proprie auto.
Il trucco del “panno bagnato” prevede di avvolgere un panno umido e fresco attorno all’impugnatura del cavo del Supercharger. Questo sistema avrebbe l’effetto desideratissimo di accelerare i tempi di ricarica. Ma davvero? Il Supercharger è dotato di sensori di temperatura che, per ovvie ragioni, evitano il surriscaldamento durante la ricarica dei veicoli. Alcuni proprietari di Tesla credono, quindi, che raffreddare ulteriormente l’impugnatura possa ingannare i sensori, facendo ricaricare più velocemente il veicolo.
Secondo Tesla, il problema è che se il sensore rileva una temperatura più bassa di quella reale durante la ricarica, il caricatore avvolto nel panno può creare un effetto esattamente contrario e pericoloso. Può configurarsi, infatti, un “rischio di surriscaldamento o danni”. Insomma, potrebbe sembrare a tantissimi una delle ovvietà più grandi, quella che un panno bagnato non possa ingannare un sensore ma, anzi, provocare danni imprevisti. Non possiamo pensare che molti clienti Tesla siano dei completi sprovveduti, ma a occhio e croce bagnare una presa di ricarica (o qualcosa che possa essere anche lontanamente all’energia elettrica) non sembra proprio una buona idea.
L’incredibile è che c’è dell’altro: Tesla ha impiegato oltre due mesi per avvisare i clienti di non utilizzare il trucco del “panno bagnato” sui loro veicoli, nonostante fosse diventato un noto “hack” su vari siti web di notizie e topic su Reddit.
L’account ufficiale di Tesla Charging su X ha pubblicato una risposta a un articolo di InsideEVs che descriveva questo pericoloso trucco di ricarica. “Posizionare un panno umido sulle maniglie dei cavi Supercharger non aumenta la velocità di ricarica e interferisce con i monitor della temperatura, creando rischi di surriscaldamento o danni. Si prega di astenersi dal farlo affinché i nostri sistemi possano funzionare correttamente e i veri problemi di ricarica possano essere rilevati dal nostro sistema”, ha twittato Tesla Charging.
La comunicazione, però, è decisamente tardiva. Non può una grande casa automobilistica come Tesla permettersi di segnalare avvisi o pericoli con una tale lentezza. Tesla ha sciolto l’intero team di PR nel 2020 ed Elon Musk ha dichiarato pubblicamente l’anno successivo di non voler assumere un nuovo team. Insomma, non migliorerà la comunicazione e questo è un altro tassello, l’ennesimo, per un marchio piuttosto maltrattato dai suoi vertici.