Nel favoloso mondo delle hypercar Rimac sta muovendo una mossa degna di una partita a scacchi finanziaria. Secondo voci di corridoio, ma quelle ben informate, l’azienda croata sarebbe intenzionata a rilevare il 45% di Porsche nella joint venture Bugatti Rimac. Roba da oltre un miliardo di euro, non certo quattro spicci.
L’accordo proposto da Rimac sarebbe ancora nella sua fase embrionale. Quella fase in cui le strette di mano non valgono nulla e tutti non rilasciano dichiarazioni ufficiali. Anche Porsche si trincera dietro un elegante “stiamo valutando i nostri investimenti”, che suona tanto come la possibilità di mollare ma solamente davanti a un’offerta decente.

La partnership Bugatti-Rimac era nata nel 2021 con intenti gloriosi. L’alleanza ha pensato di unire l’ingegneria tedesca al genio elettrico croato per sfornare le hypercar del futuro. Ma poi, complici la crisi in Cina, le filiere impazzite e l’entusiasmo per le elettriche che langue, Porsche ha cambiato idea. La direzione presa ha inevitabilmente preso la strada con meno elettrico e più carburante (con 800 milioni di euro per nuovi modelli a combustione, dato che il vecchio amore brucia ancora).
Intanto Mate Rimac, il mago delle batterie partito da un garage con una vecchia BMW E30 modificata, guarda avanti. Dopo aver tirato su 500 milioni di euro da pezzi grossi come SoftBank, Goldman Sachs e Porsche stessa, il croato non ha nessuna intenzione di restare in secondo piano.

Con la sua Nevera da oltre 2 milioni di euro e una visione chiara sul futuro dell’hypercar, Rimac punta dritto al volante del progetto Bugatti. E forse, questa volta, Porsche si farà da parte senza troppo clamore, lasciando il palcoscenico a chi sa come elettrificare. Pare proprio che la startup croata possa davvero rubare la scena a un brand blasonato come Porsche. La prossima volta, magari, valuterà meglio le alleanze su progetti importanti.