Roewe entra nel guinness dei primati con la sua ibrida plug-in da 2.200 chilometri

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La vettura che ha conseguito il record è la nuova berlina D7 DMH
Roewe D7 DMH frontale

Il grande successo delle auto ibride sta naturalmente attirando la curiosità di molti consumatori i quali, pur guidando autovetture, non sono soliti andare più in là delle specifiche principali. E, naturalmente, nel caso di questi veicoli a doppia motorizzazione, la domanda chiave non può che essere la seguente: quanti chilometri è in grado di percorrere un’auto ibrida plug-in senza mai doversi fermare al fine di fare il rifornimento?

Un quesito cui ora va a rispondere direttamente il Guinness World Record. La sua ultima edizione, infatti, sottolinea che a detenere il primato in questo particolare ambito è un brand cinese, ovvero Roewe, parte integrante della composita galassia di SAIC Motor. Il marchio, nato nel 2007, va in particolare a presidiare la nicchia riservata alle auto di lusso e può farlo grazie al fatto di detenere le tecnologie MG Rover acquisite dalla casa madre dopo il fallimento del prestigioso gruppo britannico. E il record in questione rappresenta un notevole colpo, in termini di immagine.

Roewe D7 DMH: è questa berlina a detenere il primato di autonomia nel settore degli ibridi plug-in

Secondo l’ultima edizione del popolare Guinness World record, quindi, a detenere un primato sempre più ambito come quello relativo alla percorrenza senza necessità di cariche da parte di un veicolo ibrido plug-in è una Roewe. La nuova berlina D7 DMH, infatti, con un pieno di carburante ed elettricità e a pieno carico è riuscita nell’impresa di riuscire a coprire una distanza pari a 2.208 chilometri.

Roewe D7 DMH

Se la sfida fosse avvenuta sul continente europeo, in pratica questo veicolo sarebbe partito da Lecce per arrivare a Londra senza necessitare di soste per la ricarica. Il tutto con un consumo medio di carburante che è andato infine ad attestarsi a 2,49 litri per ogni 100 chilometri percorsi. Un valore quindi estremamente contenuto.

Ad annunciare, con comprensibile soddisfazione, il conseguimento del primato, è stata la stessa SAIC Motor, che lo fatto il passato 28 ottobre. Stando a quanto dichiarato dall’azienda asiatica, la berlina D7 DMH è stata guidata per quattro giorni tra le città cinesi di Lanzhou e Urumqi, questo il reale percorso effettuato. Durante il viaggio ha dovuto affrontare notevoli prove ambientali, in particolare passando da temperature esterne di 30 gradi fino a -8 gradi. Il tutto sulle strade che, di solito, sono affrontate dai produttori locali nel preciso intento di mettere alla prova i propri veicoli e testarne la capacità di risposta.

A proposito della D7 DMH

Naturalmente, in molti si saranno a questo punto fatti domande sulla berlina in oggetto. Si tratta in effetti di una nuova vettura ibrida plug-in, una berlina a quattro porte che ospita sotto il cofano un 1.5 benzina aspirato a quattro cilindri da 112 CV abbinato a un motore elettrico da 150 kW. Un mix in grado di offrire circa 200 CV (150 kW) e 330 Nm di coppia, alla cui gestione provvede una trasmissione coassiale a due marce abbinata a sua volta al tradizionale cambio CVT del veicolo.

Roewe D7 DMH

Se si va a prendere come riferimento il ciclo vigente in Cina, la berlina di Roewe è in grado di garantire ai suoi possessori una autonomia combinata che si attesta a 1.400 chilometri, di cui 125 sono quelli garantiti dalle batterie.

Al momento non è ancora dato sapere se la D7 DMH arriverà mai sul vecchio continente, anche in considerazione del putiferio scatenato dai dazi aggiuntivi emanati dall’Unione Europea. Ove lo facesse, però, il prezzo può essere considerato effettivamente molto interessante. In patria, infatti, per il momento si posiziona a quota 100mila yuan, che al cambio attuale sono 13mila euro. Proprio quella fascia di prezzo che, purtroppo, in Europa non riesce a fornire la possibilità di virare verso la mobilità sostenibile alle classi popolari, per assenza di proposte.

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