SAIC e Qingtao varano un’alleanza per le batterie

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SAIC e Qingtao varano una vera e propria alleanza per la produzione di batterie per le auto elettriche del brand cinese
SAIC

La Cina rappresenta un vero e proprio spauracchio per le case automobilistiche di ogni parte del globo. Il dinamismo con cui si muovono i produttori del gigante asiatico e la capacità di fare sistema stanno in effetti rivelandosi un vero e proprio asso nella manica per gli stessi.

La conferma di questo assunto viene dalla notizia relativa all’alleanza varata tra SAIC e Qingtao, una startup specializzata nello sviluppo di batterie, tesa a dare vita ad una joint venture per la produzione di batterie allo stato solido.

Il risultato di questa collaborazione dovrebbe vedere la luce nel 2025. La nuova batteria sarà caratterizzata da una densità energetica pari a 368 Wh/kg, risultando di conseguenza molto più elevata rispetto agli attuali accumulatori al ferro-fosfato. Non sarà completamente allo stato solido, poiché al suo interno saranno presenti elettroliti liquidi, in una percentuale del 5%.

L’ibrido che ne risulterà avrà comunque un’altra caratteristica di non poco conto, la convenienza. Permetterà cioè di ridurre i costi in una forbice compresa tra il 10 e il 30%. La seconda ipotesi presuppone il conseguimento di 100mila batterie all’anno in sede di produzione.

A godere di questo vantaggio sarà appunto SAIC, vero e proprio gigante dell’automotive cinese. Un vantaggio che permetterà al brand di incamminarsi con grande decisione verso la realizzazione del suo “Piano Triennale”. E, soprattutto, gli fornirà una ulteriore base di appoggio per le sfide del futuro.

SAIC auto

Un’alleanza sempre più stretta

La joint venture tra SAIC e Qingtao partirà con un capitale sociale pari a 1 miliardo di yuan (127 milioni di euro), con la seconda in posizione maggioritaria, grazie alle detenzione del 51% delle quote sociali. Per giungere all’accordo Qingtao apporterà 510 milioni di yuan, pari a quasi 65 milioni di euro, mentre SAIC verserà 490 milioni di yuan, ovvero 62 milioni di euro.

Occorre anche sottolineare che i rapporti tra le due società erano già molto stretti. Già in tre precedenti occasioni SAIC aveva deciso di investire con forza nella startup. A partire dal 2020, quando ne aveva acquisito alcune quote iniettando liquidità nei forzieri di Qingtao. Operazione ripetuta nel 2022 e quest’anno, in altri due round di finanziamenti per effetto dei quali SAIC si era ritrovata in mano il 15,29% della startup. Una volta diventata l’azionista di riferimento, il passo successivo si è concretizzato con la nuova joint venture, destinata a rinsaldare i legami tra le due entità.

L’alleanza in questione arriva in un momento molto particolare. A renderlo tale la necessità di muoversi per le case automobilistiche, in vista della vera e propria battaglia campale che si scatenerà nei prossimi anni. Una battaglia che trae origine dalla transizione verso l’auto elettrica ormai in atto.

All’interno di questa sfida globale, un aspetto che le case dovranno curare è proprio quello relativo alle batterie. Non solo in termini di materiali, ma anche di convenienza, alla luce del fatto che il prezzo dei modelli green assumerà grande importanza. In questo quadro diventa quindi necessario per le aziende cercare di instaurare rapporti coi produttori di batterie, come sta facendo appunto SAIC, confermando la capacità di fare sistema delle aziende cinesi. Una dote che potrebbe rivelarsi decisiva nell’immediato futuro.

A proposito di SAIC

SAIC rappresenta il primo gruppo automobilistico cinese in ordine di importanza. La casa si è fatta conoscere all’estero anche grazie ad una serie di collaborazioni instaurate con marchi di prima grandezza. Tra le tante joint venture inaugurate, basterà ricordare quella con Volkswagen per assemblare la ID.3 in Cina. Oltre a quella relativa alla costruzione di bus per Volvo.

A conferma della capacità di intrattenere preziosi rapporti va poi ricordata l’alleanza con Alibaba, il gigante del commercio elettronico, per il varo di IM, azienda focalizzata sulla nicchia delle elettriche premium. Alleanza andatasi ad aggiungere a quella con General Motors per il lancio di Baojun.

A premiare l’azienda sono in particolare gli elevati livelli tecnologici, la qualità degli allestimenti e un elevato rapporto tra qualità e prezzo. Un mix mediante il quale SAIC si propone di collezionare un milione di immatricolazioni in Europa entro il 2025.

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