Sul conto della Skoda Elroq le informazioni al momento scarseggiano. Del resto, è abbastanza comprensibile, dal momento che arriverà in commercio fra un paio d’anni. Nel frattempo, la Casa automobilistica della Repubblica Ceca lavorerà sottobanco, così da spiazzare la platea di riferimento, quando avrà luogo la presentazione. Oltretutto, l’idea di non giocare a carte scoperte dipende dal desiderio di non ritrovarsi con le idee “rubate” dalla concorrenza. Una precauzione logica, dato l’elevato tasso di competitività che contraddistingue il settore.
Esporsi sulle peculiarità pare, dunque, abbastanza prematuro e ciò di cui vi metteremo a conoscenza costituiscono in buona parte dei semplici rumor. Tuttavia, delle anticipazioni è comunque possibile attingerle se pensiamo alle recenti uscite pubbliche della controllante. Il gruppo Volkswagen ha, infatti, illustrato il prossimo corso, a cui darà definitivamente addio negli anni a venire. Al solito, le ambizioni della potenza tedesca sono parecchio elevate, il che vale pure nel caso dei brand di “seconda fascia”. Ciascuna pedina della scacchiera ricopre un ruolo essenziale nell’opera di rinnovamento sancito dai piani alti. E occorre prenderne atto, prima ancora di soffermarci nello specifico sul tema centrale.
Siccome pure l’occhio vuole la sua parte, nel corso dei paragrafi seguenti passeremo, dapprima, in rassegna le caratteristiche estetiche della vettura. In seconda istanza, ci soffermeremo sugli interni, intesi sia a livello ergonomico sia delle dotazioni di bordo. La sempre maggiore importanza attribuita dalla moderna generazione dei clienti alle dotazioni di sicurezza e di infotainment è risaputa, ma quanto sarà disposto a spingersi il Costruttore? Ogni manovra attuata prese in considerazione pure la spesa da destinare allo sviluppo delle moderne tecnologie. Ma essendo parte di una realtà di dimensioni maggiori, potrebbe avere l’opportunità di realizzare delle economie di scala.
In conclusione, cercheremo di immaginare la gamma motori. Naturalmente, quasi la pretende la capacità di leggere i progressi con così netto anticipo. Eppure, degli indizi ci aiutano a ricostruire la possibile scheda tecnica. Allora, senza ulteriori preamboli, andiamo a scoprire cosa ci aspetta da qui in avanti.
Skoda Elroq: esterni
Ormai il Costruttore dell’Est Europa ha accettato l’idea della transizione ecologica. Dato l’avvio nel 2019 con la piccola CitiGo, la Enyaq iV ha confermato la determinazione del management di abbracciare i moderni sistemi di alimentazione. Del resto, la Commissione Europea è stata categorica a tal riguardo. A partire dal 2035 i motori a combustione interna saranno banditi, con l’unica eccezione rappresentata dagli e-Fuel. Almeno questa è la situazione attuale, anche se non va esclusa a priori l’eventualità di cambi in corsa. Senza protendere lo sguardo all’orizzonte, già il 1° luglio del 2025 avrà luogo una tappa di importanza cruciale.
Difatti, a partire da allora entreranno in vigore gli standard di omologazione Euro 7. Detto ciò, diverse compagnie hanno aspramente criticato la decisione delle autorità di porre vincoli tanto stringenti. Così c’è il rischio di dissanguare le casse dei player della filiera, i quali verrebbero messi davanti a un aut aut: puntare sugli ICE finché ve ne sarà modo oppure sposare fino in fondo la causa green?
Senza sfociare nelle solite polemiche circa la posizione di vantaggio goduta dalla Cina, un nutrito gruppo di realtà dell’automotive pensa alle bev. E la Skoda Elroq si inserisce nel programma di rafforzamento del brand con la tecnologia in questione. Difatti, durante degli incontri organizzati con la stampa internazionale, i portavoce ufficiali hanno preannunciato di essere al lavoro su un poker di vetture alla spina.
Ciò servirà a ridefinire l’immagine proiettata alla potenziale clientela. La sensibilità ambientale è sensibilmente cresciuta e, sebbene le spese produttive rimangano tuttora elevate, il grande passo è quasi obbligato. A proposito della Skoda Elroq, la tesi prevalente vuole che raccoglierà, in un certo senso, l’eredità lasciata dall’attuale Karoq, che andrà in pensione. Finora brancoliamo nel campo delle ipotesi, ma il fatto che sono insistenti lascia presagire sia davvero scappato qualcosa al marchio boemo.
Quali saranno i canoni estetici non è dato stabilirlo con assoluta fermezza, ma un indizio lo abbiamo. Questo poiché la Volkswagen ha illustrato l’immagine della compatta ID.2all, che fungerà da base sia della Cupra UrnanRebel sia della Elroq. Si perseguirà la razionalizzazione delle spese, con vantaggi pure nella prospettiva del bacino di utenti. Difatti, sebbene le bev tendano a prevedere un rincaro (e chissà ancora per quanto, la General Motors sostiene fin dopo la fine del decennio), il criterio dell’efficienza induce a pensare positivo. Stabilire gli stilemi della Skoda Elroq è prematuro, ma le dimensioni saranno all’incirca le stesse della cugina tedesca, alla pari di motore e batteria. La classe dirigente ha assicurato che il reveal avverrà entro il 2025.
A livello di strategia commerciale, la Skoda Elroq non soppianterà, pronti via, la Karoq, bensì la affiancherà. In seguito, andrebbe, invece, a monopolizzare la scena nella relativa fascia.
In comune, i due esemplari avranno le proporzioni. Il centro stile incaricato di occuparsene si adopererà per dare un tocco di brio, tale da stregare pure un pubblico solitamente lontano dalle creazioni dell’azienda. Riconosciuto per assegnare le linee muscolose e pulite, il personale proverà ad apportare un po’ di estro. L’ingrediente spesso dato come grande assente dai detrattori, che a loro volta hanno poco da ridire circa il rapporto tra qualità e prezzo. Difficilmente capita di trovare di meglio in giro, ma un veicolo dovrebbe pure rappresentare l’approccio alla vita dell’acquirente.
Ostinarsi a proporre il solito brodino riscaldato convince poco e di ciò i “capoccia” ne hanno preso atto. Ormai l’idea è stata afferrata a pieno e nel caso della Skoda Elroq verrà data una risposta secca e decisa alle critiche. La caratterizzazione dell’immagine avverrà secondo quelli che sono gli attuali canoni della generazione di conducenti e, soprattutto, con i cambiamenti previsti. Trattandosi di un esemplare inedito, le parti si adopereranno per trasmettere l’impressione di qualcosa di unico e, in concomitanza, di fedele ai principi stilistici valsi la fortuna nelle concessionarie.
Interni
A dispetto della forma compatta, i progettisti daranno tutto sé stessi per offrire un salotto accogliente. Attraverso argute soluzioni in termini di ergonomia si cercherà di mettere a loro perfetto agio gli occupanti. Il passaggio all’elettrico comporta altresì dei vantaggi in merito, che si tenterà di sfruttare a pieno con la Skoda Elroq. Una delle modifiche pressoché scontate è la scomparsa del tunnel della trasmissione. Qualcosa di già assistito altrove, per l’apprezzamento della comunità di automobilisti.
Le dotazioni di bordo compiranno un balzo in avanti, con i pulsanti fisici probabilmente sostituiti in toto dai comandi digitali. Inoltre, il pacchetto di sistemi ausiliari alla guida accoglierà le moderne meraviglie realizzate dal dipartimento informatico.
Sui software sono piovute parecchie critiche durante l’amministrazione di Herbert Diess. L’attuale amministratore delegato del VW Group, Oliver Blume, ha assicurato dei progressi e ciò non vale soltanto con la capogruppo, bensì interesserà la totalità dei brand orbitanti. Date le idee applicate sulla Enyaq iV, pure i materiali segnaleranno un upgrade a favore dell’ambiente.
Powertrain
Passiamo allora al powertrain, che sembra abbastanza definito. Stando alle voci di corridoio opterà in favore del motore AP550, montato sulla ID.7, malgrado rispetto ai 285 cavalli della cugina la potenza diminuirà. Con la Enyaq condividerà le batterie, per una probabile autonomia massima di 600 km. E, a completamento del pacchetto, il sistema Vehicle-to-Load (V2L) permetterà di eseguire la ricarica bidirezionale.