L’Europa non è ancora pronta per una transizione energetica completa a zero emissioni. Lo sostiene Klaus Zellmer, amministratore delegato di Skoda, che sottolinea l’impegno del marchio boemo a mantenere in vita i motori a combustione. La decisione dei piani alti è motivata da una serie di considerazioni, che riguardano sia le esigenze della community sia le dinamiche interne del Gruppo Volkswagen.
Per Skoda i motori a combustione interna hanno ancora un futuro
In primo luogo, le richieste dei consumatori rappresentano un fattore cruciale. Nonostante l’aumento dell’interesse per le auto elettriche, la maggior parte non è ancora pronta a privarsi dei veicoli tradizionali, soprattutto considerando l’elevato costo di accesso. Inoltre, fattori come l’autonomia e i tempi di ricarica rendono l’investimento meno appetibile per l’acquirente medio.
Il generoso portafoglio prodotti del Gruppo VW gioca un ruolo rilevante. Il passaggio a forme di mobilità meno impattanti sull’ecosistema richiede un notevole dispendio di risorse in ricerca e sviluppo, infrastrutture di ricarica e riconversione delle catene di approvvigionamento. Alcune realtà del colosso di Wolfsburg non riescono ad affrontare la sfida con la stessa facilità. Dunque, mantenere una gamma diversificata di motorizzazioni diventa una strategia imprescindibile per soddisfare le esigenze di un mercato tuttora eterogeneo.
Le disposizioni della classe politica europea e mondiale suggeriscono che l’esplosione definitiva delle BEV sia solo una questione di tempo, ma la velocità di diffusione resta frammentaria. Per una Norvegia dove le auto elettriche sono già popolari, c’è un’Italia in cui costituiscono una sparuta nicchia. Ciò dipende sia dagli efficaci investimenti effettuati per tempo dai governi locali sia dal reddito medio superiore.
Skoda desidera proporre vari tipi di propulsori per rispondere alle diverse esigenze del pubblico di riferimento. Ciò include unità diesel, benzina, mild hybrid e plug-in, nonché proposte completamente a batteria. Il fine ultimo della squadra di Zellmer è ascoltare il cliente e accontentarlo, permettendogli di individuare la soluzione più congeniale. Attraverso una vasta gamma di opzioni, le possibilità di successo aumentano. Il cambiamento avverrà quindi secondo tappe graduali, senza forzare la mano e rischiando di sortire l’effetto contrario. Un approccio votato esclusivamente ai mezzi a batteria potrebbe infatti dar vita a una fuga di massa verso compagnie più versatili nel loro approccio.
Nonostante la posizione assunta da Skoda, Zellmer critica l’Europa per aver approvato le legislazioni senza prendere atto di diverse questioni meritevoli di rilievo. Una di queste è il futuro delle macchine a combustione dal 2035 in avanti, ovvero al momento del bando. I carburanti sintetici appaiono promettenti, ma la loro adozione su vasta scala richiede ulteriori sviluppi e investimenti. Inoltre, bisogna tenere d’occhio l’avanzata cinese, determinata a fare sul serio anche nel Vecchio Continente.