Skoda Octavia 2024, tramontano le speranze: queste versioni dicono addio

Ippolito V
La nuova Skoda Octavia si rinnova, ma dice addio ad alcune motorizzazioni: stop a ibrido plug-in e metano, e addio alla Scout
Skoda Octavia

Presentata negli scorsi giorni, la nuova Skoda Octavia rappresenta un modello fondamentale nei piani della Casa boema. Lo impone la storia del modello, tra i più importanti in termini di vendite, grazie alla capacità di soddisfare i canoni estetici e funzionali del pubblico attuale. Nell’ultimo biennio il marchio di Mladá Boleslav ha rinnovato pesantemente il proprio portafoglio prodotti e proseguirà su questa linea, con l’obiettivo di introdurre modelli a zero emissioni entro il 2025. Ad eccezione della Fabia, tutti i modelli sono stati completamente rinnovati, inclusa la best-seller per eccellenza, la Octavia.

Skoda punta sull’essenziale: via ibrido e metano dalla Octavia

Skoda Octavia

Mentre le caratteristiche del veicolo animano i dibattiti sui social, alcuni addii sono passati in secondo piano. In particolare, merita attenzione la svolta nel portafoglio prodotti. Adesso in listino figurano solo unità a benzina e diesel, con la prima opzione elettrificata, accompagnata dalla tecnologia Mild Hybrid a 48 Volt. Le plug-in hybrid (iV) sono scomparse dal catalogo della Skoda Octavia. Ma qual è la ragione dietro questa scelta? Sebbene la domanda debba essere posta direttamente ai portavoce del brand, paiono essere due le cause.

Innanzitutto, Volkswagen non obbliga più le aziende controllate a offrire tale tecnologia, finora incapace di dimostrarsi competitiva. L’automobilista medio imbocca due strade: o la combustione interna o l’elettrico. Un bivio in piena regola. Nella prima categoria figurano pure le varianti ibride meno radicali, cioè le mild e le full. Le PHEV costano e chi ha i fondi per permettersene una vira probabilmente sulle full electric.

In secondo luogo, il dietrofront dipende dai numeri deludenti totalizzati dalla Octavia iV, bassi in rapporto alle stime iniziali. Detto altrimenti, l’idea era di “spaccare il mondo” o, perlomeno, di crearsi una nicchia fedele e attaccata al prodotto. Nulla di ciò è accaduto. Le ambizioni dei progettisti si sono dissolte come neve al sole.

La famiglia della Skoda Octavia non prevede nemmeno la versione Scout, la declinazione crossover, tolta di mezzo senza far gridare allo scandalo. Lo scarso successo riscosso, pari a meno dell’1% delle immatricolazioni, e il boom della Karoq ne hanno determinato la cancellazione. In sostanza, è giunta l’ora di voltare definitivamente pagina, mantenendo quanto attira realmente.

Skoda Octavia

Per le stesse ragioni lascia pure l’alimentazione a metano. Se il GPL (Gas a Petrolio Liquefatto) è una formula che piace abbastanza, soprattutto nel caso di Dacia, il metano rimane confinato a uno sparuto gruppetto di conducenti.

In definitiva, il principio cardine di Skoda con Octavia è di attenersi all’essenziale. Anziché volare troppo in alto con la fantasia, predilige un approccio pragmatico. Ne sarà probabilmente soddisfatto il consiglio di amministrazione del VW Group, votato alla distribuzione di dividendi generosi agli azionisti.

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