Skoda ha calamitato l’interesse e le copertine dei media internazionali appena un paio di giorni fa. A rendere possibile questo interesse è stata in particolare la presentazione ufficiale del nuovo Elroq, il SUV full electric che nelle intenzioni del brand si propone come alternativa al già noto Karoq.
Il nuovo modello si è fatto subito valere dall’alto di una serie di caratteristiche tali da tramutarsi in benefici di non poco conto. A partire dal fatto che si tratta di quello più conveniente presentato dalla casa nell’attuale generazione di modelli, oltre a poter vantare un’autonomia pari a 560 chilometri.
La domanda che si sono posti in molti, però, dopo questo evento, è stata la seguente: cosa farà Skoda, dopo averlo presentato? Una domanda del tutto comprensibile, in un quadro problematico come quello rappresentato dall’automotive odierno. Andiamo quindi a vedere i programmi futuri dell’azienda.
I programmi di Skoda saranno revisionati: quale il motivo?
Anche Skoda si è trovata costretta a tenere in conto la complessa situazione dell’automotive in Europa. La stasi delle vendite di auto elettriche si sta riversando come un ciclone sui marchi europei, costringendoli a vere e proprie acrobazie per non essere travolti dal susseguirsi degli eventi.
Stando a quanto riferito da Autocar, Skoda si è vista costretta a modificare la data di arrivo di molti dei suoi veicoli elettrici già previsti per i prossimi anni. In particolare, l’azienda ceca aveva già pianificato l’arrivo di sei nuove auto elettriche per i prossimi due anni. Programmi che ora, però, hanno perso attualità.
È stato Klaus Zellmer, CEO della casa dal 2022, ad ammettere quanto sta avvenendo. Queste le sue parole, al proposito: “Stiamo verificando la cadenza temporale delle cose. La cadenza attuale è quella che abbiamo avuto con l’Enyaq Coupé, l’Elroq, il prossimo è l’Epiq e il prossimo sulla linea sarà il SUV discendente del 7S. Dopo di questo, potrebbe essere nel 2027 o nel 2028, il nostro obiettivo è un Octavia familiare”.
In pratica, quindi, se al momento il cronoprogramma fa riferimento al prossimo biennio, non è assolutamente da escludere un suo allargamento addirittura sino al 2028. Ad ennesima testimonianza che, ormai, per molte case è necessario il massimo di flessibilità.
Prolungata anche la vita dei modelli termici
Da sottolineare anche il fatto che il marchio, sempre in linea con la nuova ottica assunta, ha anche accettato di prolungare la vita di tre dei suoi modelli termici. Una decisione così motivata da Zellmer: “Inizialmente avevamo detto che avremmo eliminato la Fabia, il Kamiq e lo Scala nel 2027, ma ora abbiamo dato il via libera alla decisione di lasciare che queste auto rimangano con noi fino alla fine del decennio, perché il rallentamento delle vendite di veicoli elettrici si sta verificando proprio in questo momento”.
Per poi aggiungere: “Abbiamo sempre affermato che ci concentreremo su ciò che desiderano i consumatori e non su ciò che riteniamo sia il giusto metodo di trasporto o sistema di trasmissione”. Insomma, la parola d’ordine “flessibilità” è ormai una prassi comune cui ha deciso di aderire anche il gruppo della Repubblica Ceca.
Lo sforzo profuso dall’azienda nell’arrivo dell’Elroq è del resto stato tale da ridurre i suoi profitti a livelli quasi inesplorati sino a questo momento. Un nuovo punto di vista che è del resto necessario per reggere su un mercato diventato sempre più complicato.
Al proposito, Martin Jahn , capo del marketing di Skoda, ha assicurato che l’azienda è favorevole a incoraggiare le vendite di un’auto elettrica conveniente. Cosa che non può ancora essere detta della nuova Elroq, come riconosciuto da Jahn: “Riconosco che questa non è l’auto più economica della nostra gamma e dobbiamo semplicemente lavorare sui costi, in particolare sulla batteria”. Non resta quindi che attendere la realizzazione pratica delle nuove coordinate produttive da parte di Skoda, per capirne meglio le prospettive future.