Anche Smart, frutto della joint venture tra Mercedes-Benz e Geely prodotta solo in Cina per i mercati mondiali, ha dovuto prendere atto della questione collegata ai prezzi al momento troppo elevati delle auto elettriche. Dopo aver mandato definitivamente in soffitta la classica ForTwo, ha infatti intrapreso una nuova strada con la Smart #1, i cui ordini sono stati aperti da pochissimo in Italia. Lungo la penisola, il prezzo parte da 42.548,47 euro, ma potrebbe presto attestarsi a livelli più bassi.
In Germania, infatti, già è in offerta una nuova versione più economica. Si tratta della nuova Smart #1 Pro, il cui prezzo di partenza è di 37.490 euro. Un livello il quale sembra più adeguato ad un mercato che sta scontando proprio prezzi i quali sembrano troppo elevati. Non solo per le classi popolari, ma anche per una parte di quel ceto medio che si sta progressivamente impoverendo.
Non prendere in considerazione questo aspetto rischia di tramutarsi in un vero e proprio boomerang per molti marchi. Smart, con tutta evidenza, ha deciso di non sottoporsi ad un rischio simile e di caricarsi sulle spalle il problema. Andiamo a vedere come.
Smart #1, in arrivo la versione più economica
La Smart #1 “entry level” disponibile in Italia è al momento la Pro+ con batteria da 66 kWh (62 kWh utilizzabili) e 420 km di autonomia. Quella che è già in commercio in Germania è la nuova Smart #1 Pro, il cui prezzo è reso possibile dal fatto di essere dotata di una batteria LFP. Si tratta in pratica di un alimentatore che incide generalmente meno sui costi. Tanto da essere usata anche da Tesla e da altri produttori per cercare di rendere più concorrenziali i propri modelli. La batteria da 49 kWh è capace di conseguire sino a 310 chilometri in termini di autonomia.
Se siamo su livelli decisamente inferiori in termini di autonomia rispetto ai 420 chilometri raggiungibili dalla variante Pro+, al tempo stesso siamo comunque su livelli più che sufficienti per un utilizzo urbano. Basti pensare in tal senso che la nuova Citroen e-C3 elettrica si ferma a soli 10 chilometri in più, mentre la nuova MINI Cooper ne prospetta cinque in meno. Stiamo cioè parlando di dati destinati a diventare standard per le autovetture green destinate ai percorsi cittadini.
Intanto, però, più che sulle prestazioni di auto e batterie, l’attenzione dell’opinione pubblica sembra destinata ad appuntarsi proprio sulla questione dei prezzi. Che continuano a viaggiare su livelli sin troppo elevati per gli utenti stradali di un continente alle prese con una situazione economica sempre più problematica. Un problema il quale si sente in particolar modo in Italia, andandosi a mixare ad una questione salariale che è sempre più evidente.
Smart #1 presto in Italia?
Naturalmente, la speranza è che la nuova versione provvista di batteria LFP possa presto sbarcare lungo la penisola. L’attuale Pro+, infatti, dotata do batterie NMC che sfruttano una diversa tecnologia, gravano notevolmente sul prezzo finale. Nonostante l’offerta valida sino al 30 ottobre, che prevede 500 euro di ricariche gratuite, potrebbe quindi rivelarsi proibitiva per molti utenti.
Il nostro Paese, infatti, è uno di quelli dove sta maggiormente emergendo la spinosa questione relativa ai prezzi. A testimoniare quanto sta accadendo è in particolare il fatto che siano stati ignorati i bonus governativi dedicati ai modelli green. Una questione forse eccessivamente sottovaluta, quella dei prezzi troppo elevati, in un Paese ove ormai da tempo si discute di salari esageratamente bassi. Con tanto di discussione parlamentare sul salario orario minimo, al momento inesistente.
In una situazione di questo genere sembra in effetti complicato pensare che le famiglie, alle prese con bilanci domestici in palese difficoltà, possano pensare di rivolgere la loro attenzione a modelli che costano molto di più rispetto ai quelli provvisti di motori termici. Dovranno quindi essere le case automobilistiche ad assumersi il compito di approntare listini più leggeri. La Smart #1 può rappresentare una prima risposta in tal senso.