Nelle prime ore di sabato scorso, nella città di Great Hill Estates a Wareham in Massachusetts negli USA, una Chevrolet Bolt EV, che in quel momento non stava caricando le sue batterie, ha improvvisamente preso fuoco e i vigili del fuoco giunti sul posto ci hanno messo un bel po’ per domare l’incendio. I pompieri infatti hanno dovuto versare più di 41.600 litri di acqua (11.000 galloni), in tre ore, per assicurarsi che il fuoco della batteria dell’auto fosse spento definitivamente. I vigili del fuoco erano riusciti a spegnere l’incendio iniziale e hanno continuato a bagnare l’auto, ma la batteria agli ioni di litio dell’auto si è riaccesa 30 minuti dopo.
Una Chevrolet Bolt EV prende fuoco improvvisamente negli Stati Uniti e c’è voluta davvero tanta acqua per spegnerla
Non ci sono stati feriti dall’incidente e fortunatamente l’auto era parcheggiata fuori e non in garage, quindi la casa del proprietario non ha preso fuoco. Questa particolare Chevrolet Bolt EV aveva una batteria difettosa, che Chevrolet aveva richiamato, ma il proprietario ha detto che la batteria non era stata sostituita. Questo in quanto Chevrolet aveva detto al proprietario di questa auto che al momento non c’erano batterie disponibili, quindi doveva aspettare che tornassero disponibili per poter fare il cambio.
Se l’auto fosse stata parcheggiata in un garage, i risultati sarebbero potuti essere davvero disastrosi”, ha affermato il comandante John Kelley incaricato di spegnere le fiamme. L’incendio è divampato spontaneamente alle 4:15 del mattino, poiché come dicevamo poc’anzi, la Chevrolet Bolt EV in questione non era collegata alla rete elettrica e le sue batterie erano cariche.
Nonostante i suoi problemi rilevati nelle sue batterie e ad una concorrenza sempre più agguerrita con le altre case automobilistiche che si preparano a lanciare nuovi modelli, Chevrolet Bolt EV continua a segnare buoni record di vendite, grazie in parte alla sua aggressiva riduzione dei prezzi.