Suzuki ha sorpreso molti osservatori con la presentazione della sua prima auto elettrica, la eVitara. Un modello il quale va a riprendere il design muscoloso del modello a motore termico, offrendo al contempo due soluzioni in termini di capacità della batteria (49 o 61 kWh), oltre alla possibilità di scegliere tra trazione integrale anteriore o posteriore, a seconda delle necessità che possono presentarsi.
Peraltro, occorre sottolineare come la eVitara non sia certo condannata alla solitudine. Suzuki, infatti, ha già messo in cantiere il lancio di altri modelli elettrici, che avrebbero dovuto essere presentati a breve. Nonostante ciò, proprio il suo numero uno, Toshihiro Suzuki, ha voluto affermare con forza che questi modelli sono stati fermati. A renderlo necessario una pausa di riflessione conseguente al complicato momento vissuto dal mercato degli EV, a livello globale.
Suzuki: l’auto elettrica non rappresenta l’unica opzione disponibile
Toshihiro Suzuki è stato abbastanza chiaro: i progetti dedicati all’elettrificazione della casa da lui guidata sono in questo momento ufficialmente in pausa. A sostenerlo è Autocar, che ha anche precisato cosa sta accadendo all’interno di Suzuki.
Occorre a questo punto ricordare come, entro la fine di questo decennio, era previsto l’arrivo di quattro nuove vetture. Alcuni di questi veicoli sono stati mostrati dal marchio, anche se solo sotto forma di silhouette. Al tempo stesso, già si sa molto su due di loro, ovvero la Jimny Mata o la S-Cross.
Il presidente dell’azienda ha però confermato il ritardo del loro arrivo. Nel farlo, ha pronunciato queste parole: “Ci troviamo in una situazione molto difficile in questo momento, in quanto le vendite di veicoli elettrici stanno diminuendo. D’altra parte, dalla Cina stanno arrivando sul mercato veicoli elettrici convenienti ed economici, quindi è un momento molto difficile per introdurre più veicoli elettrici”.
Toshihiro Suzuki ha poi aggiunto: “Se guardiamo alla situazione attuale, gli incentivi governativi per i veicoli elettrici a batteria stanno scomparendo e, insieme ai veicoli elettrici cinesi che sono altamente competitivi nel segmento, dobbiamo riflettere attentamente su quale tipo di batterie il veicolo elettrico dovrebbe essere dotato per essere introdotto sul mercato e in quale momento”.
Al momento, la strategia elettrica della casa nipponica è in alto mare
Quindi, la strategia per l’elettrificazione del catalogo di Suzuki è in questo momento in alto mare. Ciò, però, non significa che la casa nipponica non abbia ben chiari i prossimi passi da intraprendere. Anche perché, restare fermi in un momento come l’attuale potrebbe rivelarsi estremamente deleterio.
Nello specifico, come del resto sottolineato dai media, il prossimo veicolo elettrico sarà più piccolo dell’eVitara. Al proposito, il presidente dell’azienda giapponese ha affermato: “Tutto quello che posso dire è che non vediamo l’ora di iniziare, ma ancora una volta dobbiamo continuare a osservare come andranno le vendite dell’eVitara, oltre che l’andamento del mercato”.
Per poi concludere: “Non ci concentreremo solo sul lancio dei veicoli elettrici. I veicoli elettrici non sono l’unica soluzione. In Suzuki stiamo pensando a un percorso vario, il quale comprende, per ovvi motivi, veicoli ibridi e carburanti sintetici, oltre a progetti come il biogas in India. Ecco perché stiamo considerando molte opzioni”.
In definitiva, sembra ormai abbastanza chiaro come anche Suzuki scommetta maggiormente sulla cosiddetta “multi opzione” meccanica. Una strada la quale è sempre più praticata dalle case automobilistiche di ogni parte del mondo per non restare incastrate in un mercato che presenta un numero sempre più rilevante di problemi.
Come del resto sta facendo Toyota, che ha deciso di puntare con forza sull’idrogeno, considerato la soluzione ideale per il futuro dei trasporti pesanti. O come stanno facendo i tanti che hanno deciso di concentrarsi al momento sugli ibridi, come ha fatto Renault in Europa. Focalizzarsi su una sola soluzione, al momento, sembra in effetti troppo rischioso.