Suzuki Swift pronta all’imminente debutto in Europa

Daniele Magliuolo
Potenza ibrida leggera standard per la nuova Suzuki Swift. L’auto alla quarta generazione è pronta per il suo debutto in Europa.
Suzuki Swift

Tutto pronto per il debutto nel vecchio continente per la nuova Suzuki Swift arrivata ormai alla quarta generazione. Si tratta di un modello con motore ibrido leggero standard e un rinnovato kit di sicurezza. A saltare all’occhio, oltre al suo design più spigoloso, anche il touchscreen presente sul cruscotto.

Alla conquista dell’Europa

L’azienda nipponica non ha alcuna intenzione di calare le vendite della sua berlina subcompatta e per questo motivo la quarta generazione della Suzuki Swift partirà alla conquista dell’Europa. Da quando è stata lanciata 20 anni fa, le vendite sono state buone, per un complessivo di 9 milioni di unità vendute. Ora però si rifà il trucco e prepara un’auto completamente nuova, adatta a soddisfare i canoni moderni. Anche il look presenta delle sostanziali differenze, per quanto non manchino certamente le somiglianze. Se la parte anteriore è sostanzialmente molto simile, il cofano invece presenta delle differenze sostanziali, visto che si è sensibilmente rimpicciolito.

Le fiancate presentano linee più pronunciate, ed è inoltre sparita dal tetto la gobba del modello precedente. L’abitacolo è stato ridisegnato con una sapiente miscela di vecchio e nuovo. Presenti gli indicatori analogici vecchio stile. Sempre per quanto riguarda gli interni, spicca in particolare modo il nuovo tablet touchscreen da 9 pollici, il quale gli conferisce un’aria decisamente più moderna. Anche il pannello climatico è stato rinnovato per allinearlo con gli altri modelli della casa. Passi avanti importanti anche nel kit di sicurezza. I sistemi SRS infatti includono l’assistenza al mantenimento della corsia, il monitoraggio del conducente e il Dual Sensor Brake Support II.

Suzuki Swift, le caratteristiche

Sempre a proposito di sicurezza, particolarmente interessante risulta questa tecnologia appena citata, ossia il Dual Sensor Brake Support II. Si tratta di un sistema che utilizza una combinazione di immagini di telecamera e radar per avvisare il conducente di auto, biciclette e pedoni sul suo percorso e nel caso può attivare anche la frenata automatica. Di recente non sono mancate le polemiche relative alla mancata tempestività da parte dell’azienda di passare all’elettrico. Le auto elettriche rappresentano ormai il futuro, ma il lento passaggio opera dalla casa non esclude certamente questa innovazione, anche se fatta in maniera più graduale. Per questo motivo si è scelto per la Swift una soluzione ibrida.

A riguardo l’azienda non ha ancora rivelato i dati di potenza o prestazioni della tripla assistita Z12E da 1,2 litri, ma sappiamo che è disponibile a scelta sia a trazione anteriore che integrale. Ad ogni modo, per avere qualche indicazione a riguardo, il modello precedente era un ibrido leggero da 1,2 litri, aveva in dotazione 82 CV e impiegava 12,2 secondi per raggiungere 100 kmh. In Giappone è già disponibile con cambio CVT, ma per il mercato europeo, la cui uscita è prevista per la primavera del 2024, dovrebbe avere tre pedali e una leva.

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