Tesla: Autopilot e sensori di parcheggio non vanno con l’Hardware 4.0

Ippolito V
L’Hardware 4.0 della Tesla soffre di serie criticità: sia l’Autopilot che i sensori di parcheggio non sono disponibili.
Tesla interni

E ci risiamo. Da “tradizione”, le tempistiche della Tesla lasciano a desiderare, pure per quanto riguarda l’Hardware, il 4.0 in tale occasione. Fin dai suoi primi passi, la Casa texana ha avuto un modo tutto suo di implementare le tecnologie a bordo. Invece di rilasciare l’upgrade soltanto al completamento dei lavori, i primi mesi sono una specie di “work in progress” e nemmeno stavolta il Costruttore si è smentito. Secondo quanto riferisce il “padre padrone” Elon Musk, serviranno sei mesi prima di ultimare i lavori. Nel frattempo, alla clientela toccherà pazientare. Fino poc’anzi non andavano proprio né l’Autopilot né il Full Self Driving, oltre a mancare il Cruise Control e i sensori di parcheggio.

Con il rilascio del firmware 11.4.4 viene messa perlomeno una pezza. L’Autopilot è ora agibile fino a una velocità di 135 km/h, mentre la distanza di sicurezza va da 2 a 7 e, pertanto, manca quella minima. Gli utenti possono, insomma, godere di un’esperienza solo in parte soddisfacente, in confronto a chi ha la versione 3.0. Ma perché ciò avviene? Il motivo è da ricondursi alla decisione della compagnia di finalizzare le modifiche sulla base dei riscontri sul campo. In relazione ai feedback dei fruitori, il dipartimento informatico apporta dei correttivi. Una politica sulla quale si può essere o non essere d’accordo, tuttavia ben nota alla community di fan.

Tesla: Autopilot fuori funzione con l’Hardware 4.0

Tesla logo

Le principali energie della Tesla riguardano, allo stato attuale, le modifiche del Full Self Driving sull’Hardware 3.0. Se negli Stati Uniti assolve in maniera brillante alle proprie funzionalità, lo stesso non si può, ahimè, dire in proposito ad altri territori dove la Tesla è presente. Date le mire di espansione e di affermazione globale, il Costruttore ha l’obbligo di perfezionare il sistema, anche perché è una delle sue maggiori attrattive sul mercato.

Dei ritardi si sono registrati pure con il Cybertruck, il pick-up futuristico presentato per la prima volta nel 2019. In diversi incontri con la stampa Musk ha ipotizzato lo sbarco entro la fine del 2023, ma forse ogni discorso verrà rimandato al prossimo anno. Nell’ultima conference call l’imprenditore ha dribblato le domande, il che potrebbe essere un indizio di ulteriori rallentamenti. A giudicare dalle qualità mostrate nei video spia pubblicati in rete, il veicolo avrà una straordinaria capacità di sterzo, ben superiore alla media degli esemplari della sua stessa taglia. E la precisione dei componenti sarebbe portata al massimo, con un margine di manovra consentito inferiore ai 10 micron. Lo stesso, per intenderci, dei Lego e delle lattine di soda.

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