Tesla: così punta a risolvere l’emergenza freddo

Ippolito V
Tesla deve correre ai ripari dopo l’emergenza freddo negli Stati Uniti che ha creato parecchi problemi ai suoi clienti
Tesla Model Y

Tesla rappresenta uno dei principali produttori di auto elettriche al mondo. La società è stata pioniera nello sviluppo di BEV ad alte prestazioni e con un’autonomia significativa. Complice la guerra dei prezzi avviata da Elon Musk, i suoi dati di immatricolazioni sono schizzati alle stelle lo scorso anno. In particolare, la Model Y ha sbaragliato la concorrenza, chiudendo in testa la classifica di vendita generale annuale in Europa. Mai prima d’ora un mezzo con tale alimentazione si era spinto a tanto.

Tesla: le soluzioni per l’emergenza freddo negli Stati Uniti

Tesla

Il nuovo anno è, tuttavia, partito sotto cattivi presupposti. Infatti, negli Stati Uniti le vetture a zero emissioni hanno conosciuto grossi problemi con il freddo, specialmente a Chicago. Nella città, dove sono state raggiunte temperature di -30°C, sono stati numerosi i disagi avvertiti. L’autonomia si è ridotta fino al 50%, e i tempi di ricarica si sono allungati. Ciò poiché gli accumulatori richiedono più energia, implicando almeno un’ora di attesa in più. Inoltre, ne soffrono le stazioni di ricarica. I cavi tendono a congelarsi o rompersi, e le prese diventano difettose. Sono stati segnalati casi di sistemi non correttamente funzionanti a causa del freddo. Ciò ha provocato parecchi disagi e frustrazioni ai proprietari di auto elettriche a Chicago e in altre regioni con inverni rigidi. In molti casi, i conducenti hanno dovuto chiamare un carro attrezzi perché la loro vettura era rimasta bloccata senza benzina.

Tesla è ora impegnata a risolvere tali problemi. La società ha sviluppato una nuova tecnologia di riscaldamento dell’accumulatore, potenzialmente in grado di migliorare l’autonomia e i tempi di ricarica in condizioni di freddo. In aggiunta, sta investendo nell’espansione della sua rete, al fine di rendere più facile e conveniente il processo di ricarica in caso di inverni rigidi. Per favorire le performance, potrebbe anche investire nello sviluppo di una temperatura più resistente alle basse temperature. Ciò consentirebbe di attenuare i disagi.

tesla cybertruck

E soprattutto ora, una volta constatati i punti deboli del powertrain adottato sulle macchine di produzione, Elon Musk sarà stimolato a sollecitare progressi. Aumentare l’efficienza e fornire un’app per la gestione del riscaldamento da remoto contribuirebbe altresì a favorire la ripresa. Ciò darebbe ai proprietari l’opportunità di riscaldare la macchina prima di salire a bordo, tagliando l’impatto delle circostanze avverse sull’accumulatore. Infine, sarebbe logico promuovere stazioni di ricarica con riscaldamento integrato. Questo pacchetto di misure aiuterebbe Tesla a ottimizzare il rendimento delle sue BEV in condizioni di freddo e a renderle più appetibili per chi vive in regioni particolarmente dure sotto questo punto di vista. Le “preghiere” dei guidatori troveranno accoglimento?

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