Tesla Cybertruck: altri leak costeranno il licenziamento

Ippolito V
“Spoileri” dettagli della Tesla Cybertruck? E allora sei fuori! La Casa texana usa il pugno duro dopo la fuga di notizie.
Tesla Cybertruck

La sete di curiosità che accompagna la Tesla Cybertruck ha spinto in diverse occasioni alla pubblicazione di “materiale compromettente”. Di leak, in buona sostanza. Ma presto tutto ciò potrebbe finire, dati i grossi provvedimenti che la Casa statunitense ha deciso di assumere nei confronti dei propri dipendenti. Nelle scorse ore è trapelata una mail inviata dall’azienda stessa al personale, affinché la smetta di pubblicare materiale riservato in rete.

Tesla Cybertruck: tolleranza zero per chi pubblica foto e video senza permesso

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Nel messaggio si spiega che il team incaricato rilascerà entro breve pass e adesivi al personale, cosicché le procedure di sicurezza siano più veloci ed efficaci in merito a fotografie e video provenienti dalla Giga Texas. I dipendenti rei di contravvenire alle disposizioni pagheranno il loro atto di insubordinazione con la punizione più esemplare possibile, ossia il licenziamento. Ciò a meno che la compagnia non dia espresso consenso alla pubblicazione di un determinato contenuto.

La pratica non è mai stata gradita da nessun produttore e le ragioni sono piuttosto ovvie. D’altronde, provate a pensarci bene: non vi sentirete in qualche modo defraudati? A stupire è semmai la lentezza nell’assumere delle efficaci tecniche di prevenzione. Di norma, i Costruttori applicano dei rigorosi divieti, volti a evitare il pericolo di fughe di dati. Ad esempio, i dipendenti vengono spesso “invitati” a consegnare il telefono e le stesse misure riguardano pure la stampa specializzata. In occasione di anteprime, viene in molti casi richiesta l’applicazione di una specie di pellicola. E se pensate che lo facciano in pochi vi sbagliate di grosso. Dalla Volkswagen alla Ferrari, quasi nessuno si esime dalla politica. Già, quasi. Tesla ha, a quanto pare, sottovalutato il pericolo con il suo pick-up futuristico.

Stando alle informazioni trapelate sul conto della Tesla Cybertruck, la promessa di Elon Musk di lanciarla entro la fine dell’anno è seriamente in dubbio. Il tycoon sudafricano ha preferito dribblare le domande della stampa e degli azionisti durante l’ultima conference call. Un probabile segno che qualcosa non è andato nel verso sperato, o così credono almeno i detrattori.

Tra i più accaniti ricordiamo Jim Fairley, l’amministratore delegato della Ford, in plurime occasioni entrato a gamba tesa contro il veicolo. Adesso viene espressamente richiesto alla manodopera di rispettare la segretezza del progetto. Le delusioni rimediate invitano a tenere la guardia alta. E, chissà, forse i toni minacciosi aiuteranno a porre un freno alla cattiva pratica. Essere accompagnati alla porta, con la reputazione peraltro infangata, pare essere una prospettiva poco incoraggiante.

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