Una ne fa, cento ne pensa. È Elon Musk, signore e signori. Prendere o lasciare. Il geniale tycoon sudafricano, maestro della comunicazione, ha fatto dei proclami choc la sua cifra stilistica. Ora che possiede un social network tutto suo (X, in precedenza noto come Twitter) volete che abbia perso il vizietto? Ma certa che no! E la domanda era retorica, se ve lo steste chiedendo. Le sue dichiarazioni sono spesso provocatorie, ma riescono sempre a catturare l’attenzione del pubblico. A volte le sue dichiarazioni sono solo scherzi, ma è parte del suo fascino. Il recente intervento sul Tesla Cybertruck hanno suscitato molte discussioni sui social media. In particolare, Musk ha dichiarato che il guscio esterno del Cybertruck è quasi impenetrabile. Ha anche aggiunto che le chiavi di un’auto normale sarebbero danneggiate se provassero a graffiare il guscio esterno del Cybertruck.
Tesla Cybertruck: Elon Musk provoca o dice sul serio?
Un titolone da consegnare alle prime pagine dei giornali. E, infatti, noi siamo qui a parlarvene. Nella stessa occasione il magnate ha aperto alla possibile adozione di un rivestimento in carburo di tungsteno, avente una durezza Mohs compresa tra 9 e 9,5, più o meno la stessa dei diamanti. È possibile che Elon Musk stia solo scherzando, ma è anche possibile che stia pianificando di adottare questo materiale. Il tempo ce lo dirà. Intanto, è quasi certo che il Cybertruck sarà dotato di una modalità di sicurezza chiamata “Modalità Sentinella”, la quale sfrutta le telecamere per sapere cosa succede intorno al veicolo. Ipotizziamo di andare a mangiare al ristorante: se qualcuno avesse l’idea di farci uno “scherzetto”, le immagini lo inchioderebbero. E saremmo in grado di intervenire subito.
Sul conto del Tesla Cybertruck si sono susseguite parecchie indiscrezioni nel recente passato. Una delle più interessanti riguarda l’esoscheletro, la cui conferma nell’esemplare di serie è posta in forte dubbio. Le difficoltà progettuali insorte in seguito alla première della showcar avrebbero dissuaso i tecnici dall’andare fino in fondo. Di recente è pure emersa una e-mail, attribuita a Musk, dove esorterebbe i dipendenti a cercare la perfezione nella realizzazione del mezzo. Il margine di errore consentito sarebbe inferiore ai 10 micron, determinato pure dalle particolari forme, diverse da qualsiasi proposta oggi in circolazione. Se sarà vero o meno sarà il tempo a dircelo. Intanto, una serie di indizi prefigura il via alla produzione entro la fine dell’anno… sul serio!