Se l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, allora la Tesla Cybertruck sarebbe pura estasi. A furia di continui rinvii, il pick-up della Casa texana sembrava non arriva mai. “E perché usate il passato? In fondo non è ancora uscita…” Tecnicamente no, è vero. Ma ormai ci siamo. Dopo averla attesa oltremisura, ormai ci siamo quasi. Il primo modello è stato prodotto (con tanto di festeggiamenti da parte della squadra di lavoro) e presto verrà consegnato.
I pannelli solari faranno parte del pacchetto di serie sulla Tesla Cybertruck?
Dietro i continui rinvii, ci sono state le aspettative, portate alle stelle da Elon Musk e soci. In occasione della presentazione, l’uomo più ricco al mondo rivelò delle caratteristiche fuori dal comune, ad esempio l’integrazione dei pannelli solari, manco il veicolo fosse una casa. Quando lo hanno sentito in tanti sono rimasti perplessi o, meglio, entusiasti da un lato, ma anche scettici circa l’effettiva riuscita. Le sparate del lider maximo fanno scuola, perciò chi poteva dirlo se sarebbe andato fino in fondo? Persino oggi – stenterete a crederci, lo sappiamo – permangono gli interrogativi. Ad anni di distanza dal debutto della Tesla Cybertruck, rimane in forse l’adozione del componente.
Giusto per rifarsi alle parole del tycoon sudafricano, pronunciate all’epoca della première, esso avrebbe consentito di aggiungere 24 km di autonomia al mezzo. L’idea ha iniziato a frullargli nella testa fin nel 2017 per quanto riguarda la Model 3, ipotesi poi tramontata a causa delle difficoltà tecniche sopraggiunte. In quel periodo mancavano le risorse adeguate ad attuare il proposito. Ora, a distanza di sei anni, uno spiraglio di luce filtra. La tecnologia ha compiuto dei progressi interessanti e poi dei test sono stati avviati, dalla divisione Tesla Energy, nella progettazione e produzione di impianti fotovoltaici per abitazioni private. Qualcuno ci ha visto delle prove generali verso la sua implementazione su un veicolo.
La compagnia si è, tra l’altro, cautelata col deposito di un brevetto per rivestire la copertura mobile del cassone di pannelli fotovoltaici. A detta di una certa corrente di pensiero, l’aggiunta avverrà sotto forma di optional, da scegliere previo esborso di un sovrapprezzo. Una politica già applicata in diverse occasioni dalla compagnia, con le sue funzionalità di maggior richiamo. Infine, l’alternativa più curiosa vuole i pannelli solari integrati nella carrozzeria, verniciate ad hoc per renderle invisibili. Qui, però, sfociamo (forse) nella fantascienza: ok sognare, ma lo escluderemmo. E voi cosa ne pensate? Troveranno spazio e in che modo?