Sul conto del Tesla Cybertruck sono state mosse diverse critiche. I continui rinvii dell’uscita in commercio hanno messo a dura prova la pazienza di chi ha depositato la caparra da 100 dollari, anche perché il Costruttore non è mai entrato nel dettaglio dei continui slittamenti. Sul web è uscito da poco un nuovo comunicato, che giustificherebbe la politica adottata. Ma riavvolgiamo il nastro. Il tutto è nato mercoledì 23 agosto, quando Elon Musk ha pubblicato sul suo social media X (ex Twitter) una foto di ciò che è stato definito come un “candidato alla produzione”. L’immagine ad alta risoluzione ritrae il mezzo nel suo massimo splendore e pare mostrare pure dei pannelli leggermente disallineati.
Tesla Cybertruck: il chiodo fisso di Elon Musk
Quasi in concomitanza un utente del forum Cybertruck Owners Club ha pubblicato una presunta e-mail inviata dal tycoon sudafricano ai propri sottoposti. Il messaggio risulta chiaro, conciso, dritto al punto e dettagliato. A quanto pare, avrebbe esortato la squadra di lavoro a eseguire un lavoro di precisione fuori dall’ordinario. A causa della natura del Tesla Cybertruck, realizzato in metallo lucido con bordi perlopiù dritti, qualsiasi discostamento delle dimensioni superiore ai 10 micron costituisce un problema, recita la nota. Qualsiasi componente, che sia prodotto all’interno o affidato a terzi, non può allontanarsi oltre (o pari) tale soglia rispetto ai valori definiti nella progettazione. Se i LEGO e le lattine di soda – prosegue -, dal costo parecchio basso, sono in grado di farlo, allora pure il Tesla Cybertruck ne è in grado. Infine, Musk avrebbe spiegato che la precisione implica perfezionismo.
Le modalità di interazioni lasciano credere nell’autenticità della lettera ai dipendenti, d’altro canto, anche in tal caso, ci sarebbero tanti aspetti da chiarire. In particolare, resterebbe da stabilire a quando risalga l’intervento. Non è remota l’eventualità che risalga a mesi e mesi fa. Al contrario, secondo la tesi portata avanti da Carscoops, costituirebbe lo scenario più plausibile. Sul conto della Tesla Cybertruck sono usciti parecchi rumor e basta davvero poco a scaturire l’interesse generale. Nelle scorse ore è emersa sempre un’e-mail che la riguarda, spedita dalla compagnia ai dipendenti impegnati nella fabbricazione del Tesla Cybertruck.
A causa delle foto e dei video non autorizzati trapelati in rete, le parti coinvolte minacciano seri provvedimenti: chiunque verrà beccato sarà a rischio licenziamento. A sorprendere non è stato il contenuto, bensì il lungo tempo d’attesa. Pure altrove viene applicato l’approccio tolleranza zero, ma con regole chiare fin dal principio. Vien da credere che il cambio di registro dipenda dalla riluttanza del personale di osservare le semplici linee guida. Il desiderio di lanciare scoop in rete pare sia stato fin qui più forte di ogni cosa: che sia la volta buona per correggere il tiro?