Sembra che il Tesla Cybertruck, a solo un anno dal suo debutto, sia già in difficoltà. Le vendite iniziano a crollare, dopo l’hype iniziale che ha visto tanti VIP mettere nel proprio garage il particolare pickup elettrico. Nel 2024 le vendite sarebbero intorno alle 30.000 unità. Una differenza sostanziale, se pensiamo che il Cybertruck vantava di ben 2 milioni di ordini, secondo le parole di Elon Musk. Al momento del lancio, però, tanti avrebbero rinunciato e non avrebbero portato avanti l’ordine, complice anche il vertiginoso aumento di prezzo. Ora l’imprenditore di origini sudafricane intende effettuare un downgrade delle versioni Foundation disponibili in magazzino, abbassando il prezzo di 20.000 dollari, pur di liberarsene.
Tesla Cybertruck già in difficoltà: Musk le prova tutte
Ricordiamo che alcuni mesi fa il Cybertruck aveva ricevuto un aumento di 20.000 dollari, con la versione Cyberbeast, la top di gamma, arrivata a costare 119.900 dollari. Di fatto, nessuno “sconto”. Semplicemente i prezzi torneranno quelli di prima. Sarebbero circa 800 le unità della Foundation Series ferme in magazzino. Queste presentano uno speciale stemma inciso al laser sulla carrozzeria e un badge interno, sul cruscotto.
Questi dettagli saranno eliminati per venderli come Cybertruck “standard”, abbassando il prezzo appunto di 20.000 dollari. Queste unità saranno poi spedite in Canada, dove Tesla avrebbe maggiori possibilità di venderli. Negli ultimi giorni Tesla avrebbe ricevuto il via libera anche per l’omologazione del pickup elettrico in Cina, un mercato importante per la casa automobilistica.
In passato, Musk disse che entro il 2025 la produzione del Cybertruck avrebbe raggiunto quota 250.000 unità all’anno, per poi espandersi negli anni successivi fino a 500.000 unità all’anno. Al momento, a giudicare dai numeri di vendita, sembra impossibile raggiungere tale obiettivo in tempi brevi. Probabilmente è ancora presto per una valutazione, ma il Cybertruck potrebbe rivelarsi un passo falso per Tesla.