Il numero uno della Ford, Jim Farley, usa termini piuttosto perentori contro la Tesla Cybertruck. Per l’amministratore delegato il pick-up elettrico mira a un pubblico differente dal loro. Ma c’è di più: sempre secondo lui, non sarebbe un veicolo per gente reale con un lavoro reale. Potrebbe stare comodamente davanti a un hotel con fine decorativo. Oppure essere utilizzato dai ricconi della Silicon Valley, desiderosi di mettere fra le mani su un giocattolo, senza avere delle effettive esigenze funzionali.
Tesla Cybertruck non preoccupa Ford
La Tesla Cybertruck costituirebbe, insomma, un bene di lusso e, in quanto tale, destinata a un mercato diverso da quello aggredito dalla Ford. Nell’intervista rilasciata ai microfoni della CNBC, il numero uno dell’Ovale Blu sembra voler rialimentare le discussioni. In passato tra la Casa di Deaborn e Tesla pareva essere in corso una rivalità, piuttosto aspra oltretutto. Poi l’intesa raggiunta sull’impiego dei Supercharger sembrava aver decretato una sorta di armistizio.
La Ford ha deciso di appoggiarsi alle infrastrutture della controparte per quanto riguarda i territori degli Stati Uniti e del Canada. Una mossa seguita dalla General Motors, affrettatasi a mettere nero su bianco. Presto potrebbero seguire a ruota sia Stellantis sia Hyundai Motor Group. Lo hanno ammesso gli stessi rappresentati societari.
Lo standard NACS pare aver vinto la lotta col CCS, promossi dall’amministrazione Biden. A tal proposito, il Texas ha chiesto di includere la presenza di entrambi i sistemi per il godimento degli incentivi federali e statali. Nel 2022 le due tecnologie se la sono giocata a viso aperto, senza un chiaro vincitore, ma con il 2023 c’è stata una significativa evoluzione.
I termini dell’intesa sottoscritta tra Ford e Tesla avranno inizio nel 2025, a seguito delle proficue trattative imbastite. In merito, Farley ha raccontato che Musk è stato rispettoso nel corso dei colloqui. Ma ciò pensa dipenda dalla storia dell’Ovale Blu. Comunque, vista l’opportunità l’hanno colta al volo, poiché il bene della clientela viene al primo posto.
Il portafoglio prodotti elettrico rimane per loro un fardello economico importante da sostenere. La transizione ha comportato delle ingenti perdite, coperte dai guadagni messi a segno con i veicoli endotermici. Non hanno intenzione di fare dietrofront, dato il potenziale delle bev, la cui importanza sarà centrale un domani. Una volta maturate le competenze in materia, la situazione dovrebbe cambiare, in meglio. Perseveranza approvata da Musk, ritenendola la strategia ideale di sopravvivenza. Ormai le endotermiche hanno i giorni contati e salire sul carro dei vincitori la considera la scelta migliore.