Tesla e altri giganti americani nel mirino: piovono accuse

Ippolito V
Un nuovo studio accusa Tesla di non aver pagato tasse federali sul reddito tra il 2018 e il 2022, mentre i dirigenti hanno ricevuto compensi milionari
Elon Musk

Come le migliori dive di Hollywood, la Tesla Model 2 si è fatta lungamente attendere, ma stavolta ci siamo per il via libera. Tempo qualche mese e verrà dato ufficialmente il via alla produzione, prevista per il 2025, e ne vedremo delle belle. Il modello della Casa texana ha il potenziale per fungere da spartiacque nel comparto delle full electric, poiché, in rapporto alle sue eccellenti credenziali, costerà poco.

Tesla: dirigenti pagati più delle tasse federali versate, scoppia la polemica

Tesla logo

Ancora oggi siamo abituati a sentir parlare di prezzi importanti nelle BEV. Ed è una delle ragioni dietro la loro diffusione limitata in quei Paesi, tipo l’Italia, dove il reddito medio della popolazione risulta essere inferiore ai vicini di casa. Tuttavia, qualcosa comincia a muoversi. Lo abbiamo visto con la Dacia Spring e la Renault Twingo, nonché in Stellantis con la Citroen e-C3 e la futura Panda.

Mentre aspettiamo curiosi le proposte targate Volkswagen, nello specifico la ID.1 e la ID.2, il marchio di Elon Musk è sul punto di buttarsi nella mischia. Lo farà proprio mediante la Tesla Model 2, la quale sarà venduta a meno di 25.000 euro. Una cifra parecchio appetibile, specialmente se la rapportiamo alle dotazioni tecnologiche eccellenti. Perché su ciò poco ci piove: l’esemplare a stelle e strisce confermerà il know-how straordinario del produttore nello sviluppo del software.

Tra le fila interne le hanno affidato il nome di Project Redwood, ma la denominazione finale dovrebbe essere di Model 2, così da amalgamarla al resto del gruppo. Posta un gradino sotto la Model 3, andrà a presidiare un settore in forte crescita. Dalle fortune commerciali dipenderà in buona parte l’esito della battaglia con BYD, che ne ha minacciato il predominio nelle full electric durante l’intero 2023.

Stando alle stime degli analisti interni, la Model 2 ha il potenziale di registrare fino a 700 milioni di immatricolazioni. Un numero parecchio ambizioso, teso a sottolineare le notevoli speranze riposte nel progetto. Giusto per rendere l’idea, la Toyota Corolla, l’auto più venduta al mondo, ha superato la soglia dei 50 milioni di immatricolazioni in 58 anni.

Tesla

Al fine di rendere la Model 2 competitiva, Tesla ha sviluppato un inedito processo produttivo chiamato Unboxed. Esso prevede di ridurre drasticamente le spese di produzione, fino al 50%, e di accelerare le tempistiche. In sostanza, il proposito è di semplificare al massimo la catena di montaggio, eliminando qualsiasi movimenti o smontaggio superfluo della macchina e dei suoi componenti. Ad esempio, i sedili saranno montati direttamente sul pacco batteria e l’intera unità verrà poi inserita nella scocca.

Al di là del processo attuato, pure le tecnologie di nuova generazione ricopriranno un ruolo cruciale nel conseguimento dei target prefissati, con una riduzione del 75% del carburo di silicio nelle batterie e l’eliminazione dei metalli delle terre rare nei motori. Probabilmente, l’architettura differirà dalle sorellone Model 3 e Y, tuttavia potrebbe trovare ricorso il metodo di gigacasting, che consente di ridurre il numero di componenti e, di conseguenza, il costo produttivo.

Marca:    Argomento: 
X
Share to...