Tesla, guida (poco) autonoma: il robotaxi Cybercab sarà guidato da remoto

Ippolito V
Tesla ha confermato che l’impiego di operatori remoti rappresenta una misura logica e necessaria per garantire una sicurezza ottimale.
Tesla robotaxi Cybercab

I robotaxi di Tesla hanno davanti ancora un po’ di strada prima di essere definiti davvero sicuri. Secondo Elon Musk, l’ambizione resta estremamente ottimista, grazie al continuo avanzamento delle tecnologie di guida completamente autonoma. Tuttavia, per garantire una sicurezza assoluta e minimizzare ogni possibilità di errore o incidente, Tesla integrerà un ulteriore livello di controllo attraverso sistemi di gestione remota.

L’azienda sta già sperimentando tecnologie che permettono a operatori umani di prendere il controllo a distanza dei veicoli autonomi, almeno nelle fasi iniziali del servizio. Questa funzionalità, come rivelato da Travis Axelrod, responsabile delle relazioni con gli investitori di Tesla, durante un incontro con la Deutsche Bank, aggiungerà un’importante ridondanza al sistema, aumentando la fiducia nella sicurezza della flotta.

Tesla robotaxi Cybercab

La supervisione remota dei Tesla Cybercab non sarà solo un supporto temporaneo, ma avrà un impatto significativo anche sull’evoluzione delle capacità di guida autonoma. Axelrod ha spiegato che questa soluzione migliorerà non solo la sicurezza operativa, ma accelererà il processo di autoapprendimento delle reti neurali che costituiscono il cuore del sistema di guida autonoma Tesla.

Tesla ha recentemente confermato che l’impiego di operatori remoti rappresenta una misura logica e necessaria per garantire una sicurezza ottimale nelle prime fasi di sviluppo e implementazione del robotaxi. L’azienda ha dichiarato: “Tesla ritiene ragionevole introdurre una supervisione remota, almeno inizialmente, per assicurare maggiore sicurezza e ridondanza operativa”.

Tesla robotaxi Cybercab

In parallelo, Tesla sta ampliando il suo team di ingegneri con un focus particolare sullo sviluppo delle tecnologie di Full Self-Driving. Sul sito ufficiale, l’azienda ha annunciato l’apertura di nuove posizioni per programmatori esperti in linguaggio C++, con l’obiettivo di supportare la crescita della guida autonoma e il controllo remoto dei robot umanoidi Optimus. Gli annunci di lavoro sottolineano anche l’utilizzo di strumenti all’avanguardia come visori VR, che consentiranno ai tecnici di simulare realisticamente le condizioni di guida, migliorando il controllo remoto delle auto autonome.

La guida autonoma di Tesla, dunque, sarà “autonoma”? In parte sì, poiché i veicoli saranno in grado di navigare e gestire complessi scenari di traffico in modo indipendente. Tuttavia, rimarrà sempre la possibilità di intervento umano a distanza, garantendo un ulteriore livello di sicurezza e flessibilità. Questa combinazione di intelligenza artificiale avanzata e supervisione umana rappresenta un passo cruciale verso l’affidabilità totale della mobilità autonoma, consolidando Tesla come pioniere nel settore.

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