Lo scorso 19 aprile, il conducente di una Tesla Model S ha colpito una motocicletta, uccidendo il motociclista sul colpo. Le autorità hanno ora confermato che il proprietario della Tesla non solo stava utilizzando la tecnologia Full Self Driving, la guida autonoma del veicolo, ma stava anche guardando il suo smartphone quando è avvenuto l’incidente. Non è la prima volta che accade un simile incidente: alcuni mesi fa, una Tesla Model 3 in guida autonoma si è schiantata contro un passaggio a livello mentre era in transito un treno. Un’altra Model S, invece, ha colpito un’auto della polizia mentre cercava di dirigere il traffico in attesa dei soccorsi per un’incidente mortale.
Tesla Model S investe un motociclista in modalità Full Self Driving: il conducente ammette le sue colpe
La modalità Full Self-Driving è sì stata creata per far in modo che il veicolo guidi autonomamente verso la località preimpostata, ma ciò non significa che ci si può distrarre. I conducenti devono sempre essere pronti a prendere in mano la situazione in caso di pericolo e incidenti come questo dimostrano che, effettivamente, alcuni utilizzano male questa tecnologia. Il conducente della Tesla Model S in questione ha ammesso di essere stato distratto dal suo smartphone e che era in funzione la modalità FSD al momento dell’incidente.
Secondo il Seattle Times, un agente ha riportato i seguenti dettagli sull’incidente: “Il conducente della Tesla ha dichiarato di aver sentito un forte rumore mentre il veicolo accelerava, scontrandosi con la motocicletta che lo precedeva … sulla base della disattenzione ammessa alla guida, mentre era in modalità Autopilot, e della distrazione del cellulare, affidandosi totalmente alla guida autonoma del suo veicolo.”
L’agente nel rapporto ha fatto riferimento alla funzione Autopilot, la versione meno avanzata del software di guida di Tesla, ma in seguito alle indagini la polizia ha confermato che il veicolo utilizzava la funzione Full Self Driving. “È la natura umana voler semplicemente distrarsi e trovare qualcosa da fare invece di restare attenti,” ha dichiarato Kelly Funkhouser, che gestisce i test dei veicoli con guida autonoma per Consumer Reports. “Questo è ciò che ci preoccupa di più di questi sistemi. Man mano che la tecnologia progredisce, diventa più facile per i conducenti volersi distrarre e trovare qualcos’altro da fare.” Sembra però sia ancora troppo presto per lasciar fare tutto alla tecnologia.