Qualche settimana fa, quando Elon Musk aveva annunciato ben 14.000 licenziamenti a livello globale, ci chiedevamo quale sarebbe stato il settore più colpito. Così, dopo aver tagliato l’intero team marketing dopo soli 4 mesi dall’assunzione, tocca all’intero team della gestione dei Supercharger lasciare l’azienda, composto dalla responsabile Rebecca Tinucci, che ha supervisionato l’apertura delle stazioni, e il suo intero team composto da circa 500 persone. Ovviamente questa notizia ha scatenato non poche polemiche, che si aggiungono a quelle dei clienti dopo che Tesla ha aumentato il prezzo della nuova Model 3 Performance dopo soli 3 giorni dal debutto ufficiale.
Tesla licenzia l’intero team dedicato alla gestione dei Supercharger
Elon Musk ha spiegato, con un post su X (ex Twitter), che l’azienda continuerà a costruire stazioni Supercharger già in costruzione, e che le nuove saranno costruite a ritmo più lento rispetto a prima, in quanto si concentrerà sull’espansione di quelle già esistenti e sulla loro affidabilità. Tuttavia, non ha spiegato come, dato che d’ora in poi non ci sarà più un team dedicato.
Inoltre, secondo alcune indiscrezioni, Tesla avrebbe annullato alcuni contratti di locazione per la costruzione di stazioni Supercharger a New York, annunciati negli scorsi mesi. Ricordiamo che che negli Stati Uniti l’azienda è riuscita a far adottare il suo standard di ricarica NACS alle altre case automobilistiche e, di conseguenza, nelle stazioni di ricarica Supercharger è possibile caricare anche auto elettriche non appartenenti all’azienda di Elon Musk.
Ai licenziamenti del team Supercharger si aggiunge anche Daniel Ho, direttore dei programmi per veicoli e nuovi prodotti, una figura molto importante all’interno dell’azienda. L’obiettivo di Tesla è quello di ridurre i costi per prepararsi ad un periodo non affatto semplice, come dimostrano i dati del primo trimestre dell’anno. Negli ultimi giorni si è parlato anche della Tesla Model 2, il primo modello low-cost dell’azienda che dovrebbe essere presentato entro la fine del 2024 e arrivare sulle strade nella seconda metà del 2025. Tornando ai licenziamenti, chi sarà il prossimo?