Tesla sarebbe pronta a licenziare quasi 2.700 dipendenti presso il suo stabilimento di Austin, in Texas. Non arrivano segnali positivi dalla casa automobilistica americana e questa è l’ennesima brutta notizia. L’indiscrezione, neanche tanto nascosta, arriva da un avviso WARN (Worker Adjustment and Retraining Notification) ottenuto da diverse fonti autorevoli.
L’avviso di licenziamento, che riguarda precisamente 2.688 dipendenti, è stato pubblicato lunedì scorso in conformità al WARN Act, una legge statunitense che impone ai datori di lavoro con 100 o più dipendenti di fornire un preavviso di 60 giorni prima di chiusure o licenziamenti di massa, con il preciso scopo di tutelare i lavoratori e le loro famiglie.
Secondo Reuters, i licenziamenti inizieranno quindi a partire dal 14 giugno, calcolando i tempi di preavviso compatibili con il WARN Act. Questi tagli, come si osserva da un paio di mesi, arrivano in un momento delicato per Tesla. Il calo delle entrate è stato importante in questo trimestre, e si tratta di un calo su base annua. Tra diversi richiami di veicoli, i tagli ai prezzi e la concorrenza agguerrita non c’è pace per il CEO Elon Musk.
La scorsa settimana, per citare l’ultima brutta notizia, Tesla aveva richiamato quasi 4mila Cybertruck a causa di un difetto dell’acceleratore che poteva causarne il blocco in fase di pressione, aumentando il rischio incidenti. Il richiamo, peraltro, ha interessato tutti i Cybertruck venduti dall’arrivo del veicolo sul mercato a novembre 2023.
I licenziamenti di Austin si aggiungono a quelli già annunciati da Musk. In una nota, Musk ha annunciato un taglio del 10 per cento dei posti di lavoro a livello globale. Alcune indiscrezioni rivelano che ad alcuni dipendenti interessati dal licenziamento è già stato impedito l’accesso ai sistemi aziendali.
Secondo il rapporto complessivo sul bilancio 2022 dell’azienda, Tesla contava oltre 127.000 dipendenti quell’anno. Questo numero è cresciuto fino a 140.473 a dicembre 2023. Ma è tempo si “ristrutturazioni necessarie”, un duro colpo per la forza lavoro e per l’indotto delle località interessate.