Tesla Model Y, calo in Italia: immatricolazioni ai minimi da un anno

Ippolito V
Nel mese di gennaio del 2024 la Tesla Model Y ha riportato una insolita frenata in Italia, come non capitava da un anno: per colpa di chi?
Tesla Model Y

Il 2023 è stato ricco di soddisfazioni per la Tesla Model Y. Dopo dodici mesi vissuti come autentico protagonista sul mercato, chiude in testa alla classifica mondiale. Tuttavia, il SUV elettrico mostra un leggero appannamento lungo la nostra penisola. A gennaio sono stati immatricolati appena 306 esemplari, il valore minimo dell’ultimo anno. L’introduzione degli incentivi per l’acquisto di vetture elettriche, annunciati a gennaio ma in vigore da metà/fine marzo, potrebbe aver inciso in maniera determinante sulle scelte dei clienti. In vista dell’agevolazione offerta dal Governo, forse chi pensa di acquistarla ha preferito attendere il momento propizio. Non sembra aver influito l’abbassamento del listino, avvenuto lo scorso 17 gennaio. Evidentemente, il vantaggio economico garantito è passato piuttosto in sordina.

Tesla Model Y: il prezzo non basta, servono gli incentivi

Tesla Model Y

Comunque, la Tesla Model Y rimane una proposta di importanza cruciale nelle strategie dell’azienda. Probabilmente, nel corso dei prossimi due mesi, i numeri riprenderanno quota, complici gli aiuti concessi dalle istituzioni. Introdotto nel 2022 mediante Dpcm, il programma terminerà proprio nel 2024. Con il tesoretto non speso in precedenza, il totale degli aiuti raggiungerà in questa occasione quasi quota un miliardo di euro (950 milioni). Comunque, rallentare è fuori discussione, giacché il comparto delle BEV risulta in continua evoluzione. Ergo, concedersi il tempo di rifiatare ha tutta l’aria di essere un lusso fuori portata.

A prescindere dal costruttore, migliorarsi è essenziale. Di conseguenza, nei mesi a venire pare verrà presentato il restyling, che sarebbe stato internamente ribattezzato Project Jupiner. Dopo il Project Highland della Model 3, adesso scocca l’ora di conferire un tocco di freschezza e di brio alla Tesla Model Y. Entrambe nascono presso la Gigafactory di Shanghai, il super complesso del colosso di Elon Musk, in grado di completare la fabbricazione di un veicolo in appena 40 secondi. Presso lo stesso centro nascerà altresì la Model 2, l’opzione low-cost della compagnia attesa per il 2025.

Secondo le affermazioni di Musk, essa sarà rivoluzionaria, almeno sul fronte del prezzo. Costerà intorno ai 25.000 euro, il che la metterà a diretta concorrenza con modelli come la Dacia Spring, la Renault Twingo e la Citroen e-C3. Sebbene le rivali siano riuscite a rimanere sotto tale soglia, la Model 2 dispone di fantastiche credenziali, soprattutto grazie alle competenze software del marchio. Con ogni probabilità, il lavoro compiuto sarà superiore in termini di dotazione di bordo, perciò sarà un osso duro da fronteggiare.

Intanto, il pubblico italiano ha premiato meno del solito la Tesla Model Y a gennaio. Il prezzo è già ora competitivo; tuttavia, un ritocco ulteriore verso il basso aiuterebbe forse a stimolare le immatricolazioni. Il calo segnalato rimane un fenomeno passeggero. L’entrata in vigore dei nuovi incentivi e la continua innovazione della società dovrebbero riportare lo Sport Utility ai vertici della categoria lungo lo Stivale.

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